Alle 17.57, l’ora in cui 40 anni prima la mafia aveva fatto saltare in aria l’auto del magistrato Giovanni Falcone, tutti i presenti si sono alzati in piedi e hanno osservato un minuto di silenzio. E’ avvenuto ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Bagno a Ripoli, intitolata a Falcone e Borsellino, dove erano presenti il sindaco Francesco Casini, il procuratore capo della Repubblica di Prato Giuseppe Nicolosi, l’avvocato Danilo Ammannato, la giornalista Franca Selvatici e don Andrea Bigalli.
L’incontro era stato organizzato dall’Amministrazione comunale per ricordare le stragi mafiose attraverso le testimonianze di chi, per professione, le ha seguite da prospettive diverse. “Magistrati come Falcone e Borsellino ci hanno lasciato un prezioso insegnamento per questo li dobbiamo sempre ringraziare – ha detto il sindaco Casini – Così come dobbiamo ringraziare chi continua a cercare la verità sulle stragi di mafia”.
Quindi gli interventi di Franca Selvatici, che come giornalista di Repubblica ha seguito in particolare le indagini sulla bomba in via dei Georgofili, del procuratore Nicolosi, all’epoca pm della direzione distrettuale antimafia, e dell’avvocato Ammannato, portavoce dell’Associazione familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili. A coordinare il dibattito don Bigalli, referente regionale di Libera Toscana.