Le condizioni della Redi, come “scuola-cantiere aperto” a causa dei lavori di adeguamento per il rischio sismico, preoccupano professori e pesonale tecnico e amministrativo. Una lunga lettara in merito ai problemi che si potranno presentare da mercoledì, all’avvio dell’anno scolastico, è stata inviata al sindaco Casini, al presidente del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli Francesco Conti, all’assessora alle politiche della Scuola Annalisa Massari, all’assessore ai Lavori pubblici Enrico Minelli, al presidente del Consiglio di Istituto Marco Mancini e al presidente del Comitato dei genitori
Jonathan Corso. Nella lettera, che riporta una cinquantina di firme, si sottolineano i disagi della convivenza tra attività didattica e lavori in corso e si dettagliano le carenze che l’inagibilità di un’ala della scuola comporta. Ecco il testo integrale:
L’anno scolastico sta per cominciare. Le riunioni dei primi giorni di settembre hanno posto in modo concreto e tangibile l’intero corpo docente della scuola Redi di fronte alla realtà dei fatti ed alle difficoltà che i lavori creeranno nella quotidianità al normale svolgimento dell’attività didattica.
Siamo consapevoli che l’intervento di adeguamento e ristrutturazione è stato condotto dall’amministrazione comunale con la massima solerzia e con l’impegno a restituire nel minor tempo possibile lo stabile alla comunità scolastica.
Non possiamo comunque non esprimere la nostra preoccupazione riguardo alla possibilità di poter continuare ad offrire un’offerta formativa tanto variegata, stanti le effettive limitazioni logistiche, che sono andate ad impattare pesantemente su un plesso già di per sé carente di spazi.
Per quanto in nostro potere noi docenti della scuola Redi ci adopereremo per superare al meglio questo stretto passaggio, dove più di 500 alunni, assieme a 65 docenti e 15 membri del personale Ata, dovranno convivere in spazi ristrettissimi gomito a gomito con un cantiere, cosa che pone tra l’altro non pochi problemi di responsabilità, ancora più grandi del solito, in termini di vigilanza e di sicurezza.
Ci auguriamo che vi sia la massima comprensione e collaborazione anche da parte della cittadinanza e della popolazione scolastica, consapevoli che i prerequisiti fondamentali per il buon andamento dell’anno scolastico sono l’ascolto reciproco tra le istituzioni, il confronto sulle necessità più impellenti ed ineludibili ed il positivo dialogo tra le parti.
Ci chiediamo però se esista per la Redi un progetto che tenga conto della “fame” di spazi vitali per la didattica – a prescindere dalla attuale situazione di emergenza – e che guardi oltre, con occhio lungimirante, alla possibilità di attuare senza angustie quella offerta formativa che è il vanto della nostra scuola.
È stato in qualche modo risolto il problema del reperimento di un numero di aule sufficienti alle classi esistenti, necessità primaria alla quale l’amministrazione comunale, dopo aver valutato durante i mesi estivi le molteplici tematiche sottoposte alla sua attenzione dai membri del Consiglio di Istituto e dal capo di Istituto, è riuscita a sopperire, in quanto priorità cogente.
Ci troviamo però ancora in stato di necessità per quanto riguarda spazi altrettanto essenziali. Mancheranno infatti:
– spazi dedicati per le attività dei docenti di sostegno, in particolare di quegli alunni con certificazione 104/92 in situazione di particolare gravità;
– uno spazio per la psicologa e per lo sportello di ascolto;
– aule sufficientemente spaziose che possano consentire il proseguimento dei laboratori di teatro da anni ormai nella programmazione della nostra scuola;
– aule per gli operatori del progetto “Oltre le parole” e per i volontari che si occupano della alfabetizzazione degli alunni stranieri; per tutti gli operatori esterni, infatti, lo spazio eventualmente offerto dalla biblioteca crea un problema di mancata copertura assicurativa per l’orario in cui gli alunni vengono loro affidati;
– aule per i docenti di strumento dell’indirizzo musicale;
– spazi adeguati per il ricevimento dei genitori;
– lo spazio per la mensa: quest’anno gli alunni della sezione a tempo prolungato mangeranno nella propria classe, mentre il luogo deputato allo sporzionamento è stato individuato in un angolo del primo piano dove tra l’altro non vi è allacciamento per l’acqua corrente;
– un numero di bagni sufficiente a coprire le necessità di 512 alunni; mancherà inoltre, un bagno attrezzato per l’handicap all’interno dello stabile, in quanto il medesimo è stato ricavato nelle aule in prossimità della palestra;
– lo spazio esterno per l’accoglienza degli alunni è frammentato e penalizzerà fortemente non solo l’ingresso e l’uscita degli alunni ad inizio e fine giornata, ma anche la possibilità di fruire del cortile per le ricreazioni;
– la nostra scuola, allo stato attuale delle cose, pare aver perso definitivamente gli spazi dedicati ai laboratori di Arte e di Tecnologia, oltre all’aula di Musica.
In questa situazione, pur compatti nell’impegno e nella collaborazione, ci auguriamo di riuscire a far fronte alle difficoltà e di essere all’altezza delle aspettative che vengono riposte in noi, almeno per quello che è in nostro potere. Cercheremo di garantire un servizio di qualità, ma il sacrificio sarà grande.
Segnaliamo inoltre il disagio e il lavoro compiuto dal personale Ata durante il periodo estivo per far fronte a tutte le difficoltà e le problematiche causate dalle innumerevoli emergenze emerse a partire dal mese di giugno scorso realizzando in tempi strettissimi un trasloco non programmato di tutti gli uffici di segreteria dell’Istituto Comprensivo Caponnetto continuando tuttavia a rispettare tutti gli impegni e le scadenze e a lavorare nell’interesse di tutti gli utenti: personale docente, genitori e Istituzioni del territorio.
I docenti e il personale ATA della Scuola Secondaria di Primo grado F. Redi
Bagno a Ripoli, 10 settembre 2018