
Mondo della politica ripolese in lutto. Ci ha lasciati Nino Imbrogno (Quintino, all’anagrafe), aveva 78 anni. Nato a Carlopoli (Catanzaro), era diventato un ripolese di adozione. Abitava nel capoluogo con la moglie (Maria) Giovanna Carlesi.
Alcuni giorni fa, probabilmente per un malore, era caduto in casa battendo violentementa la testa. Ricoverato d’urgenza all’ospedale di Careggi, non si è più ripreso dal coma.
Nella vita lavorativa era stato direttore Servizi Assicurativi Finanziari e di Mobilità della Fiat in Italia e, in precedenza, aministratore delegato Fiat Credito Compañia Financiera in Argentina e controller Area Africa e Medio Oriente per Fiat Impresit Costruzioni.
A lungo militante del Pd, una volta in pensione aveva scelto l’impegno civile e politico. Era stato fra i primi a seguire Renzi nella diaspora per fondare Italia Viva, di cui è stato coordinatore locale a Bagno a Ripoli. Carica che ha passato, nel 2023, al giovane assessore Corso Petruzzi.
Così lo ricorda l’ex sindaco e neo consigliere regionale di Italia Viva, Francesco Casini: “Un giorno profondamente triste per la scomparsa del caro amico Nino Imbrogno. Con Nino ho condiviso tanti anni di vita e di percorso politico a Bagno a Ripoli e non solo. È difficile trovare le parole giuste per descrivere una persona come lui: un grande amico, un punto di riferimento per tanti di noi, una figura perbene, leale, generosa… Aveva idee innovative, profonde, sempre accompagnate da un profondo senso di rispetto e da un autentico spirito di servizio verso la comunità. Affrontava ogni difficoltà con il sorriso, con la calma e la forza di chi crede davvero in ciò che fa. Sempre pronto a spendersi per una causa, a difendere gli amici, a sostenere le proprie idee con passione e gentilezza. Ci mancherà tanto. Ci mancherà la sua presenza, il suo incoraggiamento, la sua umanità. È stato un esempio per tutti noi: ci ha dato tanto, ci ha insegnato, ci ha spronato a fare meglio. A lui voglio dedicare anche il successo di questi giorni, compreso il mio personale”.

Anche il sindaco Francesco Pignotti ha espresso il suo cordoglio: “Una persona buona e generosa, anzi speciale. Questo era Nino Imbrogno. Non è facile dirgli addio. Se ne è andato in fretta, in silenzio, come se avesse voluto che non si notasse. E invece ci accorgeremo tanto, tantissimo, della sua mancanza. Nino mi è stato davvero vicino, accanto a me e a tanti della mia generazione, fin da quando da giovanissimi abbiamo iniziato a fare politica. Una persona bella, corretta, sincera, umile nel fare ciò che c’era da fare senza mai tirarsi indietro, per la comunità a cui apparteneva. Per lui veniva sempre prima il tempo da dedicare agli altri. È stato un consigliere, uno sprone costante, un motivatore e un amico, che credeva in noi in modo disinteressato. Mi ha dedicato parole bellissime, consigli e insegnamenti, supporto e vicinanza quando ce n’era bisogno. Era innamorato della politica, di quella che diventa gesto quotidiano nella vita di tutti i giorni, che pensa a fare il meglio per la propria comunità”.

Corso Petruzzi, coordinatore di Italia Viva Bagno a Ripoli: “Parlare con Nino significava parlare di politica, di numeri e dati che questa richiede, di strategie e visioni, di eventi da organizzare per animare gli iscritti: temi che lo appassionavano e di cui era davvero competente per il suo ruolo di dirigente in azienda avuto in passato. Nino era una persona disponibile, intelligente, appassionata e sempre gentile. Un battagliero politico, che non ha mai avuto paura di esprimere le proprie idee, di difendere posizioni anche controcorrente, di assumersi la responsabilità di scelte difficili”.
Questo l’ultimo saluto del segretario comunale del Pd, Andrea Bencini: “Un altro amico di Bagno a Ripoli che improvvisamente ci ha lasciato. Pur non militando più nello stesso partito da anni ormai, l’ho sempre apprezzato per sincerità, schiettezza e grande disponibilità a darsi da fare quando c’era bisogno. Mi mancheranno molto le nostre discussioni e scaramucce. Mai mancata la grande stima reciproca”.
Alla moglie Giovanna e ai tre figli le condoglianze di QuiAntella.