
Un collega sempre garbato, molto competente, con cui ho avuto modo di collaborare agli inizi delle nostre carriere giornalistiche. Oggi se n’è andato Franco Ligas, aveva 79 anni e da molto tempo era malato. Il suo ultimo domicilio è stata la casa di riposo Villa Jole, sulla collina di Bagno a Ripoli, dove ci siamo visti l’ultima volta un paio di anni fa.

Franco, uomo di sport raccontato e praticato (quante partitelle giocate insieme… lui dal tocco felpato, io… lasciamo perdere) ridotto su una sedia a rotelle. Capiva ma non riusciva più a esprimersi. Gli ho ricordato i trascorsi professionali comuni, prima a Tele Libera Firenze, poi a La Città, e i calci al pallone dati sui campi di Coverciano e San Giuseppe. Era anche un ottimo tennista.
Rammento i suoi occhi diventare lucidi. E la mia stretta al cuore.
Ligas, sardo di origine (era nato a Oristano nel 1946) ma fiorentino di adozione, è stato uno dei volti storici del giornalismo sportivo italiano. Dopo gli inizi a Tele Libera Firenze nel 1976, ha legato il suo nome a trasmissioni sportive di emittenti locali toscane e, dagli anni ’80, alle reti Fininvest. Telecronista poliedrico, ha raccontato calcio, tennis, boxe e ippica, portando in tv uno stile diretto e spesso ironico.
Ai suoi famigliari le mie più sentite condoglianze.
Il cordoglio del sindaco Francesco Pignotti
“Caro Franco, per noi giovani tifosi viola eri un’icona, un simbolo, quasi quanto Rui Costa o Batistuta. Le tue telecronache resteranno nella storia, come la tua gentilezza e la passione che avevi per il tuo mestiere. Gli ultimi anni, i più difficili, li hai trascorsi qui a Bagno a Ripoli. I tuoi occhi buoni non saranno mai dimenticati, fai buon viaggio Franco”.
Il cordoglio dell’ex sindaco Francesco Casini

“Vogliamo ricordarlo non solo per la sua straordinaria carriera, ma anche per la sua umanità e la sua gentilezza. Tra i ricordi più belli che conservo c’è una delle ultime volte in cui ci siamo incontrati: eri ospite di una struttura del Comune di Bagno a Ripoli e, da sindaco, ebbi il piacere di accompagnarti con tuo figlio in visita al nuovo Viola Park. Ricordo con affetto la tua felicità e l’entusiasmo con cui hai vissuto quell’occasione: un momento semplice, ma carico di emozione, che custodisco con gratitudine”.