
Se Sanremo è la città dei fiori e San Gimignano il comune delle torri, allora Bagno a Ripoli può tranquillamente ambire al titolo di paese delle rotonde. Sì, perché qui le rotonde spuntano come funghi dopo la pioggia, o come chiacchiere al mercato. Negli ultimi anni questo sistema infallibile (o quasi) per domare incroci ribelli e far scorrere il traffico senza drammi da clacson è letteralmente esploso sul nostro territorio. Ce ne sono di tutte le dimensioni e personalità (presto il Comune sceglierà come abbellire ognuna di loro).


Tutto cominciò con la rotonda di Quarto, pioniera assoluta, tra via Pian di Ripoli, via di Rosano e via Fratelli Orsi. Un cerchio stradale divenuto iconico, nobilitato dalla grande scultura di Atchugarry, artista di fama internazionale. Un’opera che, va detto, è particolarmente “amata” (o meglio, bersagliata) da Pieraccioni, che non perde occasione per sfoderare la sua ironia fiorentina e farsene beffe.

Poi arrivò la rotondina di Campigliano, timida sorella minore, quasi introversa. Nata in modalità provvisoria, composta dai classici blocchi bianchi e rossi da autodromo, ha vissuto per anni una vita da precaria, prima di essere finalmente promossa con una struttura definitiva.

Negli ultimi tempi, le rotonde sembrano germogliare a ogni pié sospinto. Due nuove rotatorie, una a Est e una a Ovest, smistano il traffico tra via dell’Antella, l’ospedale dell’Annunziata e l’adiacente parcheggio. Una terza si pavoneggia lungo via di Belmonte, in una zona ancora in via di collaudo, pronta a diventare un cuore pulsante al centro della Variante di Grassina, che sarà aperta nei prossimi mesi.

Ma non è finita: un’altra rotonda, anche lei in modalità “work in progress”, è già in servizio ridotto a Ghiacciaia, su via di Tizzano. Qui incanalerà le auto provenienti proprio dalla nuova Variante, verso Grassina e verso Capannuccia.

E se pensavate che dieci fosse solo il numero perfetto per i giudici di “Ballando con le Stelle”, sbagliavate. A Bagno a Ripoli ci sono già tre rotonde in costruzione, pronte a prendere il proprio posto nell’Olimpo della viabilità:
Quella tra via Granacci e via Pian di Ripoli, con tanto di binari della tramvia che faranno una elegante piroetta al centro.
Quella, attesissima, tra la variante Chiantigiana e via Lungo l’Ema, destinata a dare una mano alla “sorella stressata” di Campigliano.
E, infine, la maxi rotonda di Ponte a Niccheri, vera diva in costruzione: sollevata di un metro e mezzo rispetto al piano stradale, che sarà il perno del collegamento tra la Variante di Grassina e il resto della rete stradale.
Ma non finisce qui. All’orizzonte già si profila la decima rotonda. Sorgerà a Capannuccia, proprio davanti allo stabilimento Fendi (glamour anche nella viabilità), dove regolerà l’incrocio tra via di Tizzano e il secondo lotto della Variante di Grassina. Il tutto per arrivare fino a Le Mortinete, dove si ricongiungerà alla vecchia Chiantigiana… ovviamente con un’altra rotonda.
Peccato che lì siamo già in territorio di Impruneta – altra parrocchia, altra storia. E quella rotonda, per quanto tentatrice, non può essere contata nel nostro prestigioso campionario.