
Un ossimetro transcutaneo (apparecchio che consente test diagnostici non invasivi per rilevare la concentrazione di ossigeno nei tessuti che compongono la pelle) è stato donato all’ospedale dell’Annunziata da parte dell’Associazione ricreativa Mutuo Soccorso San Donato in Collina. Lo strumento è stato assegnato alla Diabetologia ma potrà avere un uso comune da parte di altri ambulatori dell’ospedale come anche di altri ospedali. Potrà essere utilizzato da più specialistiche quali la Diabetologia, la Medicina Vascolare, la Nefrologia e la Chirurgia Vascolare. L’ospedale ne era sprovvisto tanto che i pazienti che necessitavano di questa valutazione dovevano essere spostati al San Giovanni di Dio.
La consegna simbolica – l’ossimetro è stato fisicamente donato nel luglio scorso attraverso l’associazione no profit dell’ospedale Osma onlus – è avvenuta questa mattina alla presenza della direttrice dell’ospedale, Elettra Pellegrino e del personale dei reparti insieme al direttore della Medicina Vascolare della Asl Toscana Centro, Stefano Tatini, al direttore di Diabetologia, Francesco Manetti, i due professionisti che insieme al direttore della Nefrologia e Dialisi, Pietro Dattolo, presente questa mattina, si sono adoperati per arrivare alla consegna finale. Presenti anche per l’Associazione ricreativa Mutuo Soccorso San Donato in Collina, il presidente, Giovanni Viti e il vicepresidente, Giovanni Becherucci. Importante per la donazione è stato anche l’impegno dell’ex sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, al quale sono andati i ringraziamenti da parte dei presenti per i contatti tenuti con l’associazione.
“Ringraziamo l’Associazione ricreativa Mutuo Soccorso San Donato in Collina per questa donazione – spiega il dottor Tatini – L’ossimetro transcutaneo permette autonomia nei percorsi negli arteriopatici e nella gestione delle ulcere che riguardano la Medicina Vascolare e la Diabetologia”.
Lo strumento consente di fare una valutazione preziosa per capire se indirizzare il paziente a intervento di chirurgia vascolare o proseguire con terapia medica. È una valutazione che va ad affiancare i classici metodi diagnostici già in uso, quali l’ecococolordoppler, e ne completa la sensibilità.
“Grazie all’Associazione ricreativa Mutuo Soccorso San Donato in Collina – sottolinea il dottor Manetti – si è rimarcata l’importanza della collaborazione fra ospedale e territorio per la crescita dei servizi che l’ospedale può e deve fornire al territorio stesso”.