
L’approvazione alla Commissione cultra della Camera di un emendamento per vietare l’educazione sessuale e affettiva alle medie ha provocato l’indignazione del sindaco Francesco Pignotti, affidata ad un post su Facebook.
“Se il Governo andrà avanti con la follia di vietare l’educazione affettiva e sessuale fino alle superiori, a Bagno a Ripoli non resteremo a guardare – scrive il sindaco -. Siamo pronti a finanziare con risorse proprie del Comune corsi per le alunne e gli alunni delle nostre scuole medie. Ne ho già parlato con le dirigenti scolastiche e faremo squadra per renderlo possibile.Non permetteremo che si perda un patrimonio educativo costruito in anni di impegno, un’esperienza preziosa per i nostri ragazzi e le nostre ragazze che già da tempo sono coinvolti in percorsi sul rispetto degli altri, la prevenzione, l’affettività”.
“In un Paese dove violenza di genere e femminicidi sono emergenze quotidiane, dove c’è uno dei maggiori gender gap d’Europa nei salari e nei ruoli apicali, rinunciare a parlare di rispetto e sentimenti è semplicemente vergognoso – conclude Pignotti -. Cancellare l’educazione sessuale ed affettiva è un passo indietro, un ritorno al Medioevo. Noi non ne saremo complici. Se il Governo andrà avanti con il suo divieto, noi lo faremo ugualmente”.

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Grazie Sindaco Pignotti, è una dimostrazione di apertura mentale che la destra non ha.
Io invece penso che l’educazione affettiva si impara soprattutto in famiglia e demandare tutto alla scuola non è accettabile, anzi, lo reputo “asettico”. L’amore ed il rispetto si imparano sul campo, ogni giorno con l’esempio e qui poco fa la scuola. Non ho figli, ma vorrei conoscere i programmi prima di accettare visto che ci potrebbero essere aspetti sui quali potrei non essere d’accordo.