
Via Benedetto Fortini non può restare chiusa a tempo indeterminato. Lo ha stabilito il Tar della Toscana che, accogliendo l’istanza cautelare presentata da residenti e attività della zona, ha ordinato al Comune di Firenze di riesaminare con urgenza i provvedimenti che dallo scorso marzo hanno interrotto completamente il traffico a causa del rischio crollo di un muro condominiale.
Secondo i giudici amministrativi, il ricorso presenta “elementi di fondatezza, specie in ordine all’adeguatezza e alla tempestività delle misure finora adottate dal Comune per far fronte alla situazione”. La chiusura totale – afferma il Tar – “pregiudica gravemente” la vita dei cittadini e va valutata la possibilità di riaperture progressive, almeno pedonali o parzialmente carrabili, in rapporto all’avanzamento dei lavori. Palazzo Vecchio dovrà anche accelerare gli interventi di messa in sicurezza.
Il ricorso, presentato da un gruppo di residenti e dall’Azienda Florovivaistica Brogi, ha convinto i giudici che la gestione dell’emergenza da parte del Comune di Firenze non sia stata tempestiva né proporzionata.
La questione non riguarda solo i residenti della zona. La chiusura di via Fortini ha infatti ripercussioni quotidiane anche per gli abitanti di Antella, Grassina e Ponte a Ema, che utilizzano quella direttrice per raggiungere Firenze e si trovano costretti da mesi a percorsi alternativi più lunghi e congestionati.
La vicenda tornerà in aula il 30 ottobre, quando il Tar verificherà lo stato dei lavori e le nuove misure adottate dall’amministrazione comunale.
“La vicenda di via Fortini è l’emblema di una gestione lenta e confusa. Sono passati quasi sei mesi dal crollo e solo a metà settembre si è dato avvio ai lavori, mentre i cittadini hanno dovuto subire enormi disagi nella mobilità quotidiana. Ora anche il Tar evidenzia criticità sull’adeguatezza e la tempestività delle misure adottate dal Comune, chiedendo una riapertura progressiva – è il commento del capogruppo di Italia Viva a Palazzo Vecchio Francesco Casini, che si è sempre interessato della questione -. Lo diciamo da tempo: serve più pragmatismo e più ascolto dei cittadini. Non è accettabile che una strada così importante resti chiusa per mesi senza alternative valide e senza certezze sui tempi. Il Comune si attivi subito, garantendo la massima celerità nei lavori e valutando davvero una riapertura graduale, prima ai pedoni e poi ai veicoli. Non servono altri rinvii: i residenti hanno diritto a risposte concrete”.

Mancanza d’acqua da Antella a Ponte a Niccheri
Vergogna
Il 30 ottobre? Non sarà troppo presto?
Altro che vergogna!!!!