
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, intervistato lunedì sera da Francesco Matteini alla Festa dell’Unità di Mondeggi, ha toccato molti temi scottanti, alcuni anche relativi al territorio di Bagno a Ripoli.
Ecco, in sintesi, le risposte di Giani alle sollecitazioni di Matteini.
Il M5S chiede “discontinuità” per appoggiarti alle prossime Regionali: come rispondi?
“Conte ora parla di rinnovamento, non più di discontinuità, ovvero considera il lavoro fatto in precedenza come valore positivo”.
Hai fatto cose di sinistra in questo mandato?
“Ne elenco alcune. Se si fa la tramvia per Bagno a Ripoli è anche per gli 80 milioni della Regione. Mi sento il padre della tramvia, che è un grande successo. Io ero assessore al traffico a Firenze nel 1993/95 quando arrivò la legge sul trasporto rapido di massa. Scegliemmo un mezzo intermedio: una tramvia veloce in sede propria che prende il meglio della tramvia in sede promiscua e della metro. La Toscana è stata la prima Regione ad approvare una legge sul fine vita medicalmente assistito. Abbiamo smussato la legge per favorire un ampio consenso. Oggi la Toscana permette ai cittadini un diritto previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale. E’ una legge difficile di sinistra e progressista. Solo in Toscana gli asili nido sono gratis per oltre 14mila famiglie. Siamo l’unica regione che ha posto una disciplina agli affitti brevi”.

Le liste di attesa nella sanità restano un bubbone difficile da estirpare.
“E’ questione di soldi. La Toscana ha a disposizione dal governo, per la sanità, 7 miliardi e 593 milioni. Attualmente spendiamo 8 miliardi e 100 milioni. I soldi in più li mette la Regione per garantire il massimo alla sanità pubblica. Siamo passati da 10,5 milioni di prestazioni erogate nel 2020 a 12,5 milioni. Si allunga la vita e aumenta il bisogno di prestazioni. Il problema è la modalità di accesso ai pronto soccorso o alle liste di attesa, ma quando uno entra nel nostro sistema sanitario è difficile che ne dica male. E’ un sistema efficiente con operatori competenti. Voglio che la Toscana sia il top. Se servono più risorse ce le metterò”.
Il servizio di trasporto pubblico di Autolinee Toscane barcolla. Lo sa bene chi deve usare il 32 e il 33 da Antella e Grassina. Servizio da rivedere?
“Sicuramente. Una cosa è il trasporto in area metropolitana, un’altra in aree sperse tra le montagne. Un’azienda unica che gestisce 102 milioni di chilometri si disperde e perde efficienza. Si deve tornare almeno a tre aree più omogenee, come nella sanità: Firenze-Prato-Pistoia; Siena-Arezzo-Grosseto; Livorno-Pisa-Lucca Massa. La concessione ai francesi di Ratp finirà nel 2032: mi muoverò per dividere in tre diversi appalti il servizio. Per quello che mettiamo oggi nel trasporto pubblico, 660 milioni tra Autolinee Toscane, Ferrovie per i pendolari e traghetti per l’Arcipelago Toscano, pretenderei di più. Cercheremo di rendere migliore il sistema che controlla che il servizio funzioni.

La tramvia fino all’ospedale dell’Annunziata è solo il sogno del sindaco Pignotti?
“Prima ci sono cinque interventi. Dopo la linea per Bagno a Ripoli, due lotti per Campi Bisenzio, poi quello per Sesto da Peretola, la linea per Rovezzano, il tratto da Careggi al Meyer. Dopo si potrà parlare di allungamenti di linee esistenti. Il tram per l’Annunziata è in lista d’attesa, ma non sarà breve”.
Nel programma elettorale cosa ci sarà scritto per l’aeroporto di Peretola? Il M5S non è favorevole all’ampliamento.
“Occorre rendersi conto di concretizzazione e avanzamento dei progetti esistenti. I programmi si devono riferire a quello che si farà da ora in avanti. Ciò che è già avviato non farà parte del programma. Il progetto dell’aeroporto Vespucci è ora in Conferenza dei servizi, se approvato sarà realizzato. Non c’è neanche bisogno della gara d’appalto: Toscana Aeroporti ha la propria impresa edile”.

Energia e rinnovabili in Toscana.
“In Italia vi sono 36 soffioni boraciferi, di cui in Toscana 34. A febbraio abbiamo fatto un nuovo accordo con Enel Green Power e rinnovato la concessione per altri 20 anni. Loro investiranno tre miliardi per rinnovare sistema. La produzione geotermica passerà a coprire dall’attuale 34% al 37/38% del fabbisogno regionale. L’eolico, oggi al 4/5%, deve raddoppiare. Tutte le volte che si propongono pale o pannelli solari nasce un comitato contro. Ma sarò molto determinato nelle autorizzazioni. Conto inoltre sullo sviluppo delle comunità energetiche. E anche sull fantasia. Come nel caso delle 13 briglie sull’Arno, alcune sul territorio di Bagno a Ripoli. Ne sono in funzione 6 e coprono un quarto del consumo di energia elettrica di Firenze. Puntiamo ad arrivare al 65/70% di energia da rinnovabili in Toscana”.

Stato della Fi-Pi-Li.
“Voglio costituire la società Toscana Strade e chiedere il pedaggio solo ai Tir, che creano appesantimento, vanno come pazzi e si mettono di traverso quando hanno un incidente, bloccando tutto. Va spostato un po’ di traffico pesante sulla Firenze – Mare. Per il pedaggio ai Tir non servono caselli, i mezzi sono tutti georeferenziati col satellite. Il pedaggio ai Tir frutterebbe circa 15 milioni l’anno con i quali accendere un mutuo per rimettere a posto la Fi-Pi-Li con terza corsia, dove possibile, e almeno la corsia di emergenza”.
Per le ultime sulla Variante di Grassina vedi articolo
Che Conte consideri quello che è stato fatto finora da Giani e co. un lavoro positivo: è una bella e buona bugia per gonzi.
Ora governare con le bugie è diventato normale.