
Il Cleveland Museum of Art ha annunciato l’acquisizione della Fata Morgana, scultura in marmo realizzata attorno al 1570 dal celebre artista fiammingo Jean de Boulogne, noto in Italia come Giambologna: ne dà notizia il sito Cleveland.com. La statua, un raro esempio della scultura manierista in marmo, rappresenta una figura femminile nuda, sinuosa e dinamica, che si china su una conchiglia.
L’acquisizione segna un momento di particolare rilevanza per il museo americano, che con questa nuova entrata si colloca tra i pochissimi istituti al di fuori dell’Italia a possedere un’opera in marmo del grande scultore del tardo Rinascimento. La Fata Morgana è infatti una delle sole dodici opere marmoree attribuite a Giambologna, e una delle tre attualmente conservate in collezioni pubbliche non italiane, insieme a quelle del Getty Museum di Los Angeles e del Victoria & Albert Museum di Londra.
La scultura, originariamente commissionata da Bernardo Vecchietti, uno dei più influenti mecenati della corte medicea, fu pensata per adornare il ninfeo, chiamato appunto Fonte della Fata Morgana, sulla collina di Fattucchia, sopra Grassina.

L’opera ha avuto una storia travagliata. Dopo essere stata probabilmente rimossa dalla sua collocazione originale nel corso del XVIII secolo, sparì dalla documentazione pubblica per oltre due secoli. Riapparve nel 1989 durante un’asta di Christie’s a Londra, ma senza una corretta attribuzione: all’epoca fu venduta come opera “fiorentina, XVI secolo”, per una cifra relativamente modesta (pare 715.000 sterline). Solo in tempi recenti, grazie al lavoro di studiosi e curatori – in particolare Alexander Noelle e Cory Korkow del Cleveland Museum – l’opera è stata pienamente riconosciuta come un’autentica creazione di Giambologna.
Dopo anni di trattative con la proprietaria, l’antiquaria inglese Patricia Wengraf, il museo è riuscito ad acquisire la scultura. Il prezzo d’acquisto non è stato reso pubblico. A suo tempo si parlò di una valutazione sui 30 milioni di euro. L’importanza dell’opera è stata sottolineata dal direttore del museo William Griswold, che ha parlato di “acquisizione epocale” per l’istituzione.
La Fata Morgana sarà visibile al pubblico americano a partire dal 30 agosto, in una sala appositamente progettata per evocare l’ambiente originario della scultura, con riferimenti proprio alla Fonte della Fata Morgana con i suoi elementi acquatici. Nel corso degli anni l’associazione Artigianato e Palazzo ha raccolto fondi per commissionare una copia della statua da collocare nel luogo per il quale il Giambologna l’aveva realizzata (vedi articolo).
Nei giorni scorsi i Carabinieri hanno restituito al Comune di Bagno a Ripoli la testa di Medusa, anch’essa attribuita al Giambologna, facente parte del complesso Fonte della Fata Morgana (vedi articolo).