
Nonostante sia stata inaugurata, aperta al traffico e percorsa ogni giorno già da centinaia di automobilisti in carne, ossa e volante, per Google Maps la Variante di Grassina semplicemente non esiste. Una sorta di strada fantasma: reale per chi guida, invisibile per il navigatore più usato al mondo.
Basta chiedere all’app un percorso, per esempio, da Ponte a Ema verso Capanuccia o San Polo in Chianti e Google Maps, con incrollabile sicurezza, vi rimanda dritti sulla vecchia Chiantigiana attraverso Grassina, come se il nuovo tracciato, inaugurato lo scorso 21 dicembre, fosse ancora una leggenda metropolitana.
Il mancato aggiornamento rischia di spaesare chi non conosce il territorio, creando un curioso cortocircuito: un’infrastruttura attesa per decenni per alleggerire il traffico del paese viene ignorata proprio dallo strumento che dovrebbe semplificare la vita agli automobilisti.
In attesa che anche i satelliti si accorgano della novità, gli utenti di Google Maps sono costretti a riscoprire antiche pratiche dimenticate: guidare “a memoria”, fidarsi dei cartelli stradali (ancora insufficienti) o, più semplicemente, disobbedire al navigatore. Non il massimo in una zona già segnata da cantieri, deviazioni e cambi di viabilità continui.
Resta ora da capire quando la Variante di Grassina verrà finalmente ammessa all’esistenza digitale.

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