
Dalle passerelle di New York, Londra e Milano… fino all’Antella. Le raffinate calzature da donna firmate Tom Ford, Zimmermann e Acne Studios prenderanno vita nell’area artigianale di via Pertini, grazie al nuovo stabilimento del calzaturificio Buccioni. I lavori per la costruzione inizieranno entro la fine di agosto: una svolta importante per una delle realtà artigianali più apprezzate nel panorama internazionale della moda.
Il calzaturificio sorgerà accanto a Il Gioiello di Firenze, su un terreno acquistato tre anni fa. Andrà a sostituire lo storico laboratorio di via Aretina, a Rovezzano, dove tutto ebbe inizio.
“La nostra avventura parte nel 1946 – racconta Raffaello Buccioni, amministratore delegato, oggi alla guida dell’azienda – quando mio padre Dino, classe 1923, acquistò una parte dell’edificio di via Aretina per avviare la produzione. Aveva cominciato a lavorare le calzature già a otto anni, con una passione che lo portò a collaborare anche con Salvatore Ferragamo. Il suo talento era nella capacità di fondere eleganza, comodità e quel pizzico di modernità che piaceva anche alle clienti più esigenti”.
Una filosofia che ha portato Buccioni a calcare i mercati internazionali: Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Regno Unito, Belgio, Austria. Ma sempre con le radici ben piantate nel territorio fiorentino, anche grazie a collaborazioni trentennali con marchi come Raspini e Beltrami.


“Oggi però – continua Raffaello Buccioni – lo spazio non basta più. Abbiamo bisogno di crescere per affrontare nuove sfide. Produciamo scarpe per grandi nomi del lusso mondiale, come Zimmermann e Tom Ford. In passato abbiamo lavorato anche per Versace, Gucci, Burberry, Dolce & Gabbana, Balenciaga. Ogni scarpa nasce da un disegno dello stilista, che trasformiamo in un modello reale, curando ogni fase: progettazione, sviluppo, produzione. Sono pezzi unici, con un valore che sul mercato oscilla tra gli 800 e i 1.800 euro”.
Il nuovo stabilimento sarà un gioiello di efficienza e sostenibilità: 2.600 metri quadrati su tre livelli: un seminterrato adibito a garage, un piano per la produzione e un altro per uffici e campionari. La costruzione del nuovo stabilimento, un investimento di 3,4 milioni di euro, è stato affidato a tre imprese: Target Costruzioni (Firenze), Vangi (Calenzano), Azienda Agricola Bellavista (Sesto Fiorentino).

L’obiettivo è chiaro: raddoppiare la produzione, passando dalle attuali 140 paia di scarpe giornaliere a 300-350. E arrivare a superare i livelli pre-crisi: “Nel 2022 avevamo raggiunto un fatturato di 6 milioni di euro – spiega Buccioni – mentre l’anno scorso ci siamo fermati a 4. Ora puntiamo a ripartire con forza”. A trainare la crescita sarà anche l’occupazione. “Oggi siamo in 25 – aggiunge Buccioni – ma contiamo di arrivare subito a 30-32 dipendenti”. I tempi di costruzione? “Tra un anno spero di poter tagliare il nastro del nuovo stabilimento”.
Con l’arrivo del nuovo calzaturificio l’Antella ritrova una delle sue antiche vocazioni: quella della calzatura artigianale. Una tradizione documentata anche dallo storico Massimo Casprini, che nei suoi libri ha ricordato la fiorente attività dei calzolai locali nel secolo scorso.(vedi articolo).
Soddisfazione anche dal Comune: “Un’altra eccellenza sceglie Bagno a Ripoli – commenta il sindaco Francesco Pignotti – e ne siamo profondamente orgogliosi. È la conferma che il nostro territorio è attrattivo per chi vuole fare impresa e creare valore. Il progetto Buccioni rappresenta perfettamente la direzione in cui stiamo andando: un’economia sostenibile, di qualità, con forti radici locali e uno sguardo internazionale”.