
L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del punto vendita Autogrill Chianti, nel territorio di Bagno a Ripoli, denuncia il licenziamento di una storica dipendente e delegata sindacale.
“Un provvedimento che appare del tutto sproporzionato e privo di reale fondamento – si afferma in una nota di Filcams Cgil Firenze -, giustificato da presunte ragioni organizzative legate alla gestione delle casse (si tratterebbe di un presunto ammanco di pochissimi euro, pari a un barattolo di cioccolata), senza alcun accertamento serio dei fatti, né un confronto con le rappresentanze dei lavoratori”.
L’assemblea esprime profonda preoccupazione per il clima che si sta diffondendo all’interno dell’azienda, dove provvedimenti disciplinari e atteggiamenti punitivi sembrano diventati strumenti di gestione ordinaria, a scapito dei diritti e della dignità dei dipendenti.
“Ma ciò che rende il licenziamento ancor più grave – aggiunge la Filcams Cgil – è il fatto che a essere colpita sia stata una delegata sindacale: un atto che viene percepito come un chiaro tentativo di colpire la rappresentanza sindacale, di intimidire chi si espone per difendere i diritti collettivi e di trasmettere un messaggio preoccupante: chi si iscrive al sindacato, chi alza la testa, rischia il posto”.
Alla luce di quanto accaduto, l’assemblea dei lavoratori ha assunto le seguenti decisioni:
• Richiesta formale di ritiro immediato del licenziamento e riassunzione della lavoratrice.
• Riapertura urgente di un tavolo di confronto, a partire dall’organizzazione delle casse, con il coinvolgimento delle strutture nazionali.
• Proclamazione dello stato di agitazione e blocco degli straordinari e delle ore supplementari per l’intero mese di agosto, da considerarsi a tutti gli effetti come sciopero.
“Non possiamo permettere che il sindacato venga messo alla porta – conclude la Filcams Cgil -. I diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori non sono negoziabili”.
Anche io lavoravo in autogrill a Serravalle Pistoiese felicemente , quando licenziano un dipendente che ha rubato , vuol dire che è stata sorpreso più volte , perché si può sbagliare tutti , sbagliare si ma non rubare .
E invece la persona licenziata, per l’appunto, è profondamente onesta, non ruberebbe un grissino nemmeno se stesse morendo di fame. Le hanno vagamente contestato degli storni, apparentemente avvenuti in due occasioni ravvicinate, per un importo totale di pochi euro. Dopo 36 anni di onorato servizio. La conosco ormai da anni, è una delle persone più brillanti, coraggiose, buone e trasparenti che abbia mai incontrato, sinceramente disinteressata ai soldi. Madre di due meravigliose ragazze, è una colonna portante della comunità antellese, insostituibile volontaria del Doposcuola Grande Come il Mondo e attivissima consigliera del CRC Antella. Educatrice di formazione, per mantenere la famiglia si è dedicata, senza risparmiarsi, al lavoro in Autogrill, canalizzando il suo incrollabile altruismo nel ruolo di delegata sindacale. Penso che il management abbia semplicemente cercato una banale scusa per liberarsi in un colpo solo di un’impiegata costosa (perché non più giovanissima) e di una sindacalista. Mossa umanamente agghiacciante e tatticamente oltremodo miope: la persona licenziata è amata e rispettata da centinaia di persone, molte delle quali non metteranno più piede in quel Autogrill, se non per usarne, gratuitamente, i bagni.