
I progetti di nuovi insediamenti urbanistici nel comune di Bagno a Ripoli, ad eccezione di quelli residenziali, dovranno essere corredati da una relazione che ne illustri le ricadute occupazionali.
La mozione, presentata dalla consigliera Sonia Redini (Cittadinanza attiva), è stata approvata all’unanimità nell’ultima seduta del Consiglio comunale. La mozione obbliga ad “includere nelle future previsioni soggette a pianificazione attuativa, ad esclusione di quelle residenziali, l’allegazione di una relazione, avente valenza di ‘programma aziendale’, indicante il quadro delle ricadute occupazionali attese, senza che ciò possa precluderne la valutazione”.
Inoltre chi presenta il progetto sarà invitato (nelle forme che l’Amministrazione comunale riterrà più idonee) ad un monitoraggio successivo alla messa in esercizio della struttura o dell’attività per conoscere il numero complessivo degli occupati ed eventualmente anche di quanti di questi residenti a Bagno a Ripoli.
“Non vuol essere solo una richiesta ‘tecnica’ – ha speigato Redini -: cerchiamo sempre di partire dalla valutazione di ciò di cui ci potrebbe essere bisogno, per una migliore valutazione delle proposte e la selezione delle scelte politiche, affinché diano i maggiori benefici alla nostra comunità”.
“L’impiego del nostro territorio – ha aggiunte la consigliera di Cittadinanza attiva – deve rispondere anche ad una precisa finalità sociale, per cui la valutazione dell’opportunità di quali previsioni realizzare e quali no, sia preceduta da un quadro conoscitivo completo su tutte le ricadute sociali, economiche ed ambientali. Solo così si potranno davvero conoscere quanti e quali benefici l’urbanistica restituisca al territorio. Il monitoraggio successivo non è un obbligo. E’ una sorta di patto fra gentiluomini”.