Ricordi, qualche lacrima, poesie, un video e un brindisi. Sì, un brindisi per l’ultimo saluto a Lorenzo Mori, ex dirigente della Cna Firenze, ex segretario del circolo Pd di Ponte a Ema, il suo paese. Il funerale laico si è svolto ieri pomeriggio nel salone dell’Antico Spedale del Bigallo, secondo i dettami che lo stesso Lorenzo aveva lasciato.
Sul tavolo l’urna funeraria con le ceneri, accanto una rosa rossa. Emanuele Bazzaco ha dato il via ai ricordi: “Mori ha seminato tantissimo. Prezioso il tempo che ci ha donato. Lascia insegnamenti ed emozioni”. Al microfono si sono succeduti amici e colleghi di lavoro. Ha iniziato l’assessore Paolo Frezzi, che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale; Francesco Amerighi di Cna: “All’associazione ha dato tanto”; la professoressa Annalisa Tonarelli ha annunciato passi per ottenere la laurea post mortem per Lorenzo, al quale mancavano solo pochi esami per concludere gli studi di Scienze politiche; Lorenzo Cei, oggi direttore generale Cna Firenze Metropolitana al quale Mori fece da tutor agli inizi; la consigliera comunale di Firenze Cecilia Del Re: “Non si è cibato solo di ideali, li ha messi in pratica”; l’ex sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini: “La comunità perde una grande persona”. E ancora l’assessora Sandra Baragli, che ha portato i messagi di Andrea Bencini e Saura Milani; Patrizia Mondini; Sonia Redini.
Ilda Fusco ha letto alcune poesie scritte da Mori. L’ultima, dedicata alla moglie Tiziana. Le due donne si sono tenute per mano durante la lettura per concludere con un lungo, commovente, abbraccio. Ecco il testo:
“Ho accarezzato i tuoi capelli”
Ho accarezzato i tuoi capelli,
respirato il tuo profumo,
diviso, spezzettato e ricomposto
ogni attimo
trascorso con te.
Ma la parola, la più semplice e la più complessa,
è inadeguata,
non racchiude il senso delle cose
così come
il tempo
non può racchiudere
il sogno e le speranze.
Ciò che rimane
siamo noi insieme alle nostre anime.
Credo che
non si possa desiderare
più di quello
che ho già.
Quindi è risuonata la voce di Lorenzo Mori e la sua immagine è apparsa nella grande sala, attraverso un breve video. Come se ancora fosse tra noi, magari solo nella stanza accanto e non in quella piccola urna scura sul tavolo.
Infine il brindisi, come a lui sarebbe piaciuto.


















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