C’è chi ostenta spavalderia e chi ascolta con gli occhi fissi a terra l’appello delle nuove classi: cognome, nome e sezione di assegnazione. L’emozione del primo giorno alla scuola media – ne siamo certi – è condivisa. Come quella dei genitori (o dei nonni): abbarbicati alla cancellata lontana alcune decine di metri alla media Granacci, mescolati con figli (o nipoti) davanti alla scalnata della Redi.
A dare il benvenuto ai nuovi “primini” della Granacci il vicepreside Luciano Belardi, in sostituzione della dirigente Amalia Bergamasco, trattenuta a Roma per questioni famigliari (è diventata nonna: auguri). Alla Redi di scena la preside Maria Luisa Rainaldi e la sua vice Silvia Zuffanelli.
Prima alla scuola media di Bagno a Ripoli, poi a quella di Ponte a Niccheri si sono presentati il sindaco Francesco Pignotti e l’assessore alla scuola Francesco Conti per un augurio agli studenti.
“Godetevi questo mix di emozioni, vivetelo appieno – ha esortato il sindaco Pignotti -. La scuola è importante anche per imparare a stare insieme e rispettarsi. E’ un luogo fondamentale per diventare cittadini della nostra comunità. Ricordatevi che voi siete il futuro”.
Questo il messaggio della professoressa Bergamasco ai nuovi alunni, letto dal vicepreside: “Oggi la nostra comunità riprende il largo: come una piccola flottiglia, ci mettiamo in viaggio
insieme in un percorso straordinario, in cui avremo modo di sostenere e aiutare gli altri, di
condividere esperienze, di praticare l’amicizia e la pace, di fare straordinari incontri. La scuola è un cerchio che accoglie, che tiene insieme le differenze e le trasforma in ricchezza. Un cerchio che non esclude nessuno, dove il centro appartiene a tutti. Ecco, la nostra scuola vuole essere proprio questo: un cerchio che si apre ogni giorno al possibile, che cresce insieme ai sogni, alle scelte coraggiose, all’impegno di ciascuno. Auguro a tutte e a tutti un anno di scoperte, di incontri autentici e di crescita. Che ognuno possa trovare il proprio posto e la propria voce dentro il cerchio della nostra scuola. Allora prendiamoci per mano, e cominciamo insieme questa nuova avventura. Buon vento al Teresa Mattei”.