
Il Tar della Toscana ha respinto il ricorso presentato da alcuni residenti della valle di Rimezzano contro le previsioni del nuovo Piano strutturale e del Piano operativo del Comune di Bagno a Ripoli che consentono l’ampliamento della sede dell’International School of Florence, ospitata nella storica Villa Tavernule, in via del Carota. La sentenza, pronunciata dalla Prima sezione del Tribunale amministrativo, conferma la legittimità delle scelte pianificatorie approvate dal Consiglio comunale nel luglio 2023. Tuttavia la nuova amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Pignotti, ha recentemente respinto il progetto presentato dell’Isf, ritenendolo incompatbile con la propria visione di sviluppo urbanistico.
I ricorrenti, proprietari di immobili nelle immediate vicinanze dell’area interessata, avevano contestato l’ampliamento della scuola privata ritenendolo in contrasto con i vincoli paesaggistici e ambientali che insistono sulla zona collinare di Rimezzano. Tra le censure sollevate figuravano il consumo di suolo agricolo, l’impatto sul paesaggio, l’aumento del traffico su strade rurali già congestionate, le ricadute acustiche e il rischio idraulico, oltre alla presunta carenza di una valutazione di soluzioni alternative in sede di Valutazione ambientale strategica.
Il Tar ha riconosciuto la legittimazione e l’interesse ad agire dei residenti, respingendo l’eccezione di inammissibilità sollevata dalla società proprietaria dell’area, American Schools Abroad Inc. Nel merito, però, tutte le censure sono state giudicate infondate.
Secondo i giudici amministrativi, l’area in questione è già classificata dagli strumenti urbanistici comunali come zona destinata a funzioni scolastiche e di interesse pubblico, dove l’attività della Scuola Americana è ammessa ed è espressamente previsto l’ampliamento, purché sottoposto a stringenti condizioni. Le norme del Piano operativo non consentono interventi indiscriminati, ma subordinano la realizzazione delle nuove strutture all’approvazione di un progetto unitario convenzionato, imponendo precise prescrizioni sul piano paesaggistico, ambientale e funzionale. La sentenza sottolinea come i vincoli paesaggistici e le disposizioni del Piano di indirizzo territoriale regionale non vietino in assoluto nuove edificazioni, ma richiedano il rispetto di condizioni rigorose.

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