
È stato approvato all’unanimità dai soci – i Comuni di Bagno a Ripoli, Pontassieve, Pelago, Rufina, Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero, Vicchio e Dicomano, l’Azienda Usl Toscana Centro e Camst – il bilancio di esercizio 2024 di Siaf – Servizi Integrati Area Fiorentina, storica realtà con sede a Bagno a Ripoli, che da oltre vent’anni si occupa di ristorazione collettiva.
Con un fatturato di 17 milioni di euro e un risultato netto positivo, in miglioramento rispetto agli anni precedenti, Siaf conferma la propria solidità gestionale e la capacità di affrontare le sfide di un contesto economico complesso, segnato da inflazione e incremento dei costi delle materie prime e dei servizi.
Nel corso del 2024, Siaf ha distribuito quasi quattordicimila pasti al giorno, grazie al lavoro di oltre duecento dipendenti, per le mense scolastiche di nidi, scuole dell’infanzia e primarie degli otto comuni della provincia di Firenze serviti dall’azienda e degli ospedali fiorentini.
Tra i punti salienti del bilancio, anche l’inclusione della prima tranche del rinnovo del contratto collettivo nazionale per tutti i dipendenti, a conferma dell’impegno verso la valorizzazione del lavoro e la tutela occupazionale.
“Questo bilancio positivo è il risultato di un lavoro collettivo che ha saputo coniugare efficienza, qualità e responsabilità sociale – dichiara Stefano Innocenti, amministratore delegato di Siaf – Abbiamo affrontato un anno complesso, ma siamo riusciti a tutelare i nostri dipendenti, investire nel servizio e rispondere alle esigenze delle comunità. Continuiamo a lavorare per essere un punto di riferimento nella ristorazione scolastica pubblica, con uno sguardo attento al futuro e alla sostenibilità”.
“Siaf, per i Comuni soci, rappresenta un’eccellenza in grado di coniugare qualità, vicinanza al territorio e attenzione verso gli utenti – commenta il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti – Gli stessi elementi che si ritrovano anche in questo bilancio, dove la capacità di far tornare i conti garantendo solidità all’azienda non va mai a discapito della qualità, della cura nella scelta dei prodotti e nel rapporto con la comunità”.