
I cantieri di Autostrade se ne sono andati dal territorio di Bagno a Riopoli ma si sono lasciati alle spalle alcune magagne. Lo rileva la relazione istruttoria redatta dagli uffici tecnici del Comune di Bagno a Ripoli sul progetto esecutivo e le varianti relative alle opere esterne alla terza corsia dell’autostrada. I responsabili tecnici del Comune, l’architetto Antonino Gandolfo, e gli ingegneri Sheila Cipriani e Andrea Focardi, nella relazione mettono in evidenza cinque punti critici che dovranno essere risolti in fase di collaudo o consegna dei lavori effettuati da Amplia per Autostrade.
Si tratta di problematiche funzionali che incidono soprattutto su viabilità locale e aree a servizio dell’ospedale Santa Maria Annunziata.
1. Cavalcavia di via Peruzzi
Le modifiche progettuali hanno portato a collocare le reti dei sottoservizi (gas, acqua, fognatura) nello spazio previsto per il marciapiede lato nord. L’aggiunta del guardrail ha di fatto eliminato i percorsi pedonali sul ponte, in contrasto con quanto approvato nella Conferenza dei Servizi. Saranno necessarie soluzioni correttive per ripristinare la fruibilità per i pedoni.
2. Cavalcavia di San Giorgio verso il cimitero di Osteria Nuova
Anche in questo caso il guard rail compromette i marciapiedi laterali. La criticità è considerata meno grave rispetto a via Peruzzi per il minor flusso di pedoni e veicoli, ma resta da affrontare.
3. Percorsi pedonali e ciclabili area ospedale
Il cedimento di una sponda del torrente Isone, avvenuto dopo la progettazione definitiva, ha costretto a restringere i percorsi pedonali e ciclabili. La sezione attuale non consente una piena fruibilità. Per garantire continuità alla rete ciclabile comunale occorrerà intervenire con opere di consolidamento e ripristino.
4. Vasca di raccolta acqua vicino alla caserma dei Carabinieri
La modellazione del terreno è risultata più invasiva del previsto, con scavi maggiori che hanno generato problemi nella parte inferiore. Sul lato del torrente Isone restano dubbi sulla stabilità delle opere di contenimento a causa di fenomeni di filtrazione.
5. Vasche di laminazione
Pur restando di proprietà autostradale, presentano un’anomalia funzionale: i fondali si trovano a quota inferiore rispetto agli scarichi, e la scelta di impermeabilizzare i bacini provoca ristagni permanenti nei mesi umidi. Un rischio di insalubrità in un’area sensibile, adiacente all’ospedale. Si propone di realizzare nuove luci di scarico più basse.
In conclusione, la relazione sottolinea che le varianti sono nel complesso compatibili con gli strumenti urbanistici e con le prescrizioni delle precedenti Conferenze dei Servizi. Tuttavia le cinque criticità individuate richiedono interventi di adeguamento da concordare con Autostrade per l’Italia e sottoporre al Ministero.