Stamattina via del Carota, la stretta strada di campagna che attraversa la Valle di Rimezzano, si è trasformata in un ingorgo senza via d’uscita (o quasi). A provocarlo non è stato un incidente, ma un flash mob organizzato dai residenti per denunciare il traffico insostenibile che ogni giorno paralizza la zona negli orari di ingresso e uscita degli studenti della Scuola americana (ISF), frequentata da circa 230 bambini. Una situazione che l’ampliamento previsto della Scuola Americana potrebbe drasticamente peggiorare.
Per mezz’ora, dalle 8 alle 8.30, la via è stata percorsa dai manifestanti con automobili, a piedi, con i cani al guinzaglio e persino con trattori in transito da un campo all’altro. L’obiettivo: mostrare concretamente come la convivenza forzata di veicoli e pedoni in una carreggiata larga in alcuni tratti appena tre metri renda impossibile circolare in sicurezza.
La situazione è talmente critica che persino i carabinieri della stazione di Bagno a Ripoli, intervenuti per controllare lo svolgimento pacifico della protesta, sono rimasti imbottigliati nel traffico insieme agli altri mezzi. “Abbiamo dimostrato che, anche in condizioni normali, il disagio è evidente non solo per i residenti, ma anche per gli stessi genitori diretti a scuola”, spiegano dall’Associazione Valle di Rimezzano, promotrice dell’iniziativa.
Non solo protesta, però. Il fine settimana di Rimezzano è stato animato anche da un momento culturale: ieri nella valle si è svolto il concerto “Woodstok a Rimezzano”, che ha richiamato oltre cento persone nella cornice del versante sud della valle. Musica e letture hanno ricevuto grandi apprezzamenti, tanto che gli organizzatori hanno già annunciato una replica per la prossima primavera.