
In Palazzo Vecchio è all’opposizione (ma non troppo); in Regione si candida, pronto a sostenere un Giani bis: Francesco Casini, consigliere comunale a Firenze per Italia Viva, ex sindaco di Bagno a Ripoli, è il capolista di “Eugenio Giani presidente – Casa riformista” nel collegio Firenze 2 (Bagno a Ripoli, Fiesole, Chianti, Val di Sieve, Mugello) e al secondo posto nel collegio Firenze 1 (città) dietro Stefania Saccardi.
Se sarai eletto ti tocherà smettere di fare il “pierino” come in questo primo anno da consigliere comunale di opposizione…
“Non definirmi ‘pierino’. Ho fatto un’opposizione costruttiva basata anche sulla mia esperienza amministrativa. Come Italia Viva abbiamo una visione diversa di città, su determinate opere, rispetto al Pd. Non ho mai nascosto, ad esempio, che i 300 milioni sullo stadio, li avrei risparmiati e utilizzati per ben altri interventi come edilizia popolare, rigenerazione urbana…”
Fermati. Non sei candidato a sindaco di Firenze ma in Regione. Che voto dai al governo Giani di questi cinque anni?
“Sette e mezzo. E’ un presidente con cui ho avuto ottimi rapporti come sindaco. Ha lavorato molto bene: ha mantenuto gli impegni presi sul territorio, a partire dai finanziamenti per la Variante di Grassina. Sul fronte della sanità, basta vedere come è cresciuto l’ospedale dell’Annunziata grazie agli investimenti della Regione. E non dimentico i 6,5 milioni per il progetto Rigenera Sorgane. Credo che il lavoro fatto dal presidente Giani sia stato davvero molto importante e in questo l’ho sempre sostenuto. Essere al suo fianco oggi mi viene naturale”.
In Toscana sanità di buon livello, ma anche con un alto indebitamento…
“E’ vero, c’è da ripianare un saldo negativo all’interno della sanità ed è un lavoro che dovrà essere fatto con grande attenzione. Però dobbiamo anche sottolineare che i livelli essenziali di assistenza che la Regione Toscana garantisce ai suoi cittadini la pongono ai livelli più alti fra le regioni. Ora dobbiamo incidere sulla spesa sanitaria inefficiente”.
Specifica quali sono le inefficienze: quello che può essere spreco per te magari è essenziale per un altro.
“Voglio mettere a disposizione, anche su questo tema, la mia esperienza di amministratore, non solo da sindaco ma precedentemente da assessore al bilancio e di responsabile della finanza locale dell’Anci. Non sarà facile, c’è chi banalizza, ma io andrò ad analizzare i bilanci sfruttando la mia esperienza. La sfida è, a parità di risorse, migliorare la risposta sanitaria che si aspettano i cittadini”.
A parte il bilanco, cosa migliorare nella sanità toscana?
“Senza dubbio le liste d’attesa, molto spesso troppo lunghe, e la valorizzazione delle professionalità all’interno delle strutture ospedaliere e sanitarie: medici, infermieri e operatori del sistema sanitario. Ho visto da sindaco l’impegno che hanno messo durante la pandemia, ma ai tanti elogi non sono seguiti i fatti”.
Favorevole all’ampliamento dell’aeroporto Vespucci?
“Non solo sono favorevole, ritengo che occorra accelerare. E’ una delle priorità infrastrutturali della Toscana insieme all’adeguamento della Fi-Pi-Li e della Firenze-Siena. La nuova pista ridurrà il numero dei cittadini sorvolati, oggi 40 mila, domani soltanto mille, e soprattutto aumenterà la sicurezza. Un aeroporto efficiente è un’opportunità per le imprese e per i giovani. E aggiungo anche per collegamenti con l’Isola d’Elba per garantiere un turismo di qualità non cencentrato nei mesi estivi”.
C’è gran dibattito sull’acqua pubblica: favorevole o contrario?
“Non sono pregiudizialmente contrario a patto che questa operazione non costi ai Comuni e, soprattutto, che neanche un centesimo della spesa per riscattare le quote del soggetto privato ricada sui cittadini. Gradualità potrebbe essere il percorso giusto”.

Al governo Giani hai dato voto 7,5: cosa avrebbe dovuto fare per prendere 10?
“E’ al primo mandato, deve essere finito il lavoro che è stato avviato in questi cinque anni. Dal potenziamento dell’aeroporto Vespucci, alla costituzione di Toscana Strade per gestire la Fi-Pi-Li e altri progetti legati ai trasporti su cui si può lavorare, a mio avviso, con più vigore, forse rallentato dal precedente consiglio regionale”.
A proposito di trasporti: il presidente Giani non è contento di Autolinee Toscane e ipotizza, alla scadenza della concessione, di dividere la Toscana in tre zone con tre diversi gestori. Che ne pensi?
“E’ un tema che sarà affrontato nel corso della legislatura per arrivare, nel 2031, a bandire la nuova gara, che dovrà garantire più chilometri di percorrenza, più efficienza, più servizio, più capillarità. La dimensione provinciale che avevamo prima della gestione regionale era troppo piccola, però è effettivamente troppo differente come si svolge il servizio all’isola d’Elba, sull’Amiata o in Garfagnana rispetto a quello che avviene a Firenze e nel suo hinterland. Per cui la dimensione giusta, più o meno, potrebbe corrispondere a quella delle tre Asl”.
Ti pesa non correre con il simbolo del tuo partito, Italia Viva, ma col simbolo della lista Giani- Casa dei riformisti?
“No, perché sono un riformista convinto, lo sono sempre stato nella mia esperienza di amministratore. Lo sono perché ho valori forti di centro-sinistra: l’attenzione alla sanità pubblica, al volontariato nel sociale, al ruolo della scuola pubblica, per me centrale, ma considero anche il valore di quella privata; credo che la modernizzazione delle infrastrutture sia fondamentale per i cittadini e per dare impulso all’impresa, creare posti di lavoro e attrarre investimenti”.
Lo slogan della tua campagna elettorale?
“Il mio slogan è ‘Guarda avanti Toscana’ che riprende lo slogan della mia prima candidatura a sindaco di Bagno a Ripoli nel 2014 che era, appunto, ‘Guarda avanti'”.
Onestamente… speriamo davvero che non lo eleggano… pensando a come ha fatto il sindaco spero proprio che non metta mai le mani sulla Sanità Toscana. Voto 4