
Anche da Bagno a Ripoli arriva il sostegno alla lotta degli operai della Gkn di Campi Bisenzio, il cui presidio è minacciato da uno sgombero ordinato dal Tribunale fallimentare di Firenze.
In un comunicato, firmato da Per Una Cittadinanza Attiva, Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Europa Verde – Verdi Toscani (AVS) e Bagno a Ripoli Futura, si denuncia una manovra che appare come un tentativo di soffocare un’esperienza di resistenza operaia e rigenerazione industriale, considerata scomoda per l’attuale assetto politico ed economico.
Al centro della battaglia c’è il progetto di riconversione dello stabilimento in un polo per la produzione e il riciclo di pannelli solari, promosso dalla cooperativa GFF – Gkn For Future, nata da una campagna di crowdfunding. Un’iniziativa che unisce lavoro, sostenibilità ambientale e sviluppo territoriale, e che rappresenta, secondo i promotori del documento, un’alternativa concreta alla speculazione immobiliare privata.
“La GKN non è solo una fabbrica, ma un patrimonio collettivo”, si legge nel comunicato, che rilancia l’appello a sostenere la reindustrializzazione come strumento per garantire lavoro dignitoso, transizione ecologica e coesione sociale.
Le forze politiche ribadiscono la necessità di dare tempo al Consorzio pubblico di acquisire l’area e invitano la cittadinanza a partecipare alla mobilitazione in programma l’11 e 12 luglio in piazza Poggi a Firenze.
“È il momento di prendere posizione”, concludono i firmatari. “Difendere Gkn significa difendere un’idea diversa di futuro per il nostro Paese”.