La possibilità di evitare i nove licenziamenti (su 24 dipendenti) alla Cm Cantini Paolo di Vallina è affidata ad un tavolo convocato in Regione per mercoledì 11 dicembre. Vi parteciperanno Valerio Fabiani, delegato del presidente Giani per le crici aziendali, la proprietà della Cantini, rappresentanti di Confindustria, i sindacati di categoria Fiom, Fim, Uil, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti.
Stamani due terzi dei lavoratori della CM Cantini, azienda galvanica che ha sede a Vallina, hanno incrociato le braccia e fatto uno sciopero di 4 ore contro il provvedimento che manda a casa, dall’oggi al domani, nove dipendenti, senza fare ricorso a contratti di solidarietà o ammortizzatori sociali. Nell’incontro si tenterà proprio di avviare una procedura che garantisca lo stipendio ai dipendenti in esubero almeno per un anno.
La CM Cantini, nata nel 1959 a Scarperia, si trasferrì nella sede di Vallina nel 2010. Attualmente alla guida dell’azienda ci sono Paolo e Paola Cantini, figli del fondatore.
“L’azienda ha problemi finanziari a causa della crisi del mercato della moda totalmente fermo – spiega Paolo Cantini – Inoltre negli ultimi tempi tre clienti hanno chiuso e non ci hanno pagato, si tratta di una cifra intorno ai 700mila euro che non vedremo mai”. C’era bisogno di arrivare subito ai licenziamenti? “Vediamo all’incontro di mercoledì con i nostri legali cosa si può fare, io sono disponibile a trovare una soluzione per salvare i posti di lavoro”.
I dipendenti dell’azienda, in presidio davanti ai cancelli, accusano apertamente la proprietà di “cattiva gestione”, “spese eccessive” “forte esposizione debitoria e rischio di fallimento”. “Comprendiamo le difficoltà aziendali – dicono – ma chiediamo un percorso condiviso e il ricorso ad ammortizzatori sociali”.
“Saremo al tavolo di mercoledì in Regione, sono anche personalmente in contatto con il titolare dell’azienda, a cui ho chiesto chiarimenti sulla situazione – dice il sindaco Pignotti che si è presentato al presidio dei lavoratori -. Come amministrazione, faremo tutto il possibile per arrivare a una soluzione che tuteli al massimo i diritti dei lavoratori e la produzione. Una crisi aziendale è una preoccupazione per tutto il territorio”.
“Siamo al fianco dei lavoratori e dei sindacati – dichiara il segretario comunale del Pd di Bagno a Ripoli, Andrea Bencini, anche lui presente al presidio – contro dei licenziamenti che fino ad oggi non hanno trovato una giustificazione plausibile e che vanno certamente ad aggravare una situazione di crisi del settore, quando invece sarebbe necessario individuare tutte le possibilità per tamponarla, attivando ad esempio gli ammortizzatori sociali esistenti”.
Solidarietà ai lavoratori in sciopero è stata portata anche dall’assessora Sandra Baragli e dalle consigliere comunale Rossana Landini e Laura Franchini.