
Scambio culturale con gli Usa grazie alla Fata Morgana. Il Comune di Bagno a Ripoli, è pronto a volare in Ohio per rendere omaggio alla scultura realizzata dall’artista fiammingo Giambologna, collocata originariamente nel Ninfeo di Villa Il Riposo, sulle collie di Grassina, e recentemente acquistata dal Cleveland Museum of Art dopo una lunga permanenza in una collezione privata (vedi articolo). Il sindaco Francesco Pignotti e l’assessora alla Cultura Paola Nocentini sono stati invitati a partecipare allo svelamento dell’opera, in programma martedì 2 settembre alla presenza del direttore e curatore del prestigioso museo americano, William Griswold, e delle istituzioni cittadine.
La scultura del Giambologna, che conserva un profondo legame con Bagno a Ripoli, andrà ad arricchire la sezione di arte rinascimentale italiana del Cleveland Museum of Art, offrendo ad un vasto pubblico internazionale l’opportunità di ammirare un capolavoro raro e di grande rilievo nella produzione del celebre scultore manierista Jean de Boulogne, meglio noto come Giambologna, nato a Douai nel 1529 e attivo principalmente a Firenze, dove morì nel 1608. La scultura, in sede di esposizione, sarà accompagnata da una riproduzione fotografica della Fonte della Fata Morgana, che mostrerà il luogo per il quale fu ideata e progettata.
Nel mese di ottobre, Cleveland ricambierà la visita istituzionale. Una delegazione del Museum of Art sarà infatti a Bagno a Ripoli per visitare il territorio comunale e in particolare per approfondire la conoscenza della Fonte della Fata Morgana, oltre all’Antico Spedale del Bigallo e all’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote.
“L’acquisizione della Fata Morgana da parte del Cleveland Museum of Art non solo restituisce al pubblico un’opera di grande bellezza per lungo tempo visibile a pochi nell’ambito di una collezione privata. Ma getta luce, attraverso una platea internazionale di enorme prestigio, anche sul luogo da cui originariamente proviene, la Fonte di Fata Morgana, uno degli scrigni d’arte più suggestivi e affascinanti di Firenze e della Toscana. Un esempio di architettura da giardino unico nel suo genere – afferma il sindaco Pignotti -. La riteniamo una grande occasione per valorizzare questo luogo meraviglioso, così caro alla comunità, che necessita di cure e attenzioni costanti – prosegue il sindaco – e siamo onorati di partecipare allo svelamento dell’opera a inizio settembre”.
“Lavoreremo – aggiunge il sindaco Pignotti – per costruire nuovi ponti e collaborazioni oltreoceano che potranno avere ricadute proficue per tutto il territorio. Non solo per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale. Ma anche per potenziare la visibilità turistica di Bagno a Ripoli, la promozione delle nostre eccellenze e l’attrattività. Sta per iniziare una nuova storia per il nostro Comune. Il fatto che tutto questo avvenga grazie all’arte è ancora più straordinario”.
La storia della scultura di Fata Morgana è strettamente connessa a quella di Bernardo Vecchietti, influente banchiere e consigliere dei Medici, che intorno al 1570 commissionò l’opera per la sua residenza estiva, situata nella campagna di Bagno a Ripoli, a pochi chilometri da Firenze. La scultura della Fata Morgana fu accolta originariamente nella Fonte che prese il suo nome, un esempio unico di architettura da giardino a metà tra la tipologia del ninfeo e quella del grotto. Intorno al piccolo complesso, che si distingue per l’intonaco a finti mattoni rosa a contrasto con il bianco della pietra alberese utilizzata per finestre e portali, negli anni si è creata un’aura di fascino e mistero legata alle virtù guaritrici di Morgana, capace secondo la leggenda di ringiovanire chi si dissetasse con le acque della sua Fonte.
La statua di Fata Morgana venne venduta nel 1768 e trasferita in Inghilterra, per poi riapparire a un’asta di Christie’s nel 1989. Proprietà di privati per tanti secoli, spogliato degli apparati decorativi in pietra che adornavano la fontana dei viandanti e l’esterno, il Ninfeo è stato donato al Comune di Bagno a Ripoli nel 1996 e alla fine degli anni Novanta è stato oggetto di restauro. Recentemente il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze ha restituito al Comune una scultura in marmo raffigurante “testa di Medusa”, anch’essa attribuita alla bottega del Giambologna (vedi articolo). Le indagini del Nucleo speciale dell’Arma hanno accertato che l’opera, sequestrata presso un’importante casa d’aste fiorentina, era stata illecitamente rimossa dalla collocazione originale del Ninfeo della Fata Morgana.
Buonasera, ho letto l’articolo della statua del Gianbologna, non ho capito se poi tornerà a FI o rimarrà per sempre a Cleveland, grazie per una Vs risposta
E’ stata acquistata dal Museo di Cleveland, quindi resterà là.