Fallisce tentativo di truffa telefonica. Il coordinatore del Controllo di vicinato, Maurizio Andorlini, lancia un allarme. Nei giorni scorsi un abitante di via Boccaccio, tra Grassina e Ponte a Ema, ha notato due individui che telefonavano e si passavano di continuo il cellulare. Quando gli si è avvicinato chiedendo lumi sulla loro presenza in un’area privata, è stato preso a male parole. Il cittadino si è allora allontanato.
Contemporaneamente una pensionata che abita proprio nel condominio nel cui cortile erano entrati i due uomini del cellulare, ha ricevuto la telefonata da uno sconosciuto che la informava che il nipote aveva un problema e aveva bisogno dell’aiuto della nonna. Alla risposta della signora di non essere nonna, l’interlocutore si scusava e si correggeva dicendo che in realtà cercava la zia e che le avrebbe passato al telefono un avvocato che le avrebbe spiegato meglio la situazione.
Uno schema classico di truffa di cui, probabilmente, la signora aveva sentito parlare, tanto che ha opportunamente chiuso la comunicazione. Sia il cittadino che ha notato i due col telefonino, sia la signora hanno informato di quanto accaduto il proprio coordinatore di zona del Controllo di vicinato e così è stato possibile ipotizzare un collegamento tra i due fatti. “Si tratta sicuramente di un tentativo di truffa, con modalità note e ciclicamente ricorrenti – dice Andorlini – si può ragionevolmente presumere il diretto collegamento tra le persone sospette presenti davanti al condominio e la telefonata alla pensionata. In genere tentativi di questo tipo sono episodici e non immediatamente ripetitivi nella stessa zona, ma ho reputato opportuno rilanciare questa segnalazione per mettere sull’avviso i cittadini”.