
L’arte del Giambologna continua a fare da ponte tra Bagno a Ripoli e gli Stati Uniti. Dopo la visita del sindaco Francesco Pignotti e dell’assessora alla cultura Paola Nocentini in Ohio lo scorso agosto, ieri è toccato ai curatori del Cleveland Museum of Art scoprire i luoghi ripolesi legati alla Fata Morgana.
Alexander Noelle e Cory Korkow, responsabili della sezione del Rinascimento europeo del museo, sono stati accolti in palazzo comunale dove hanno ammirato la Testa di Medusa, attribuita alla bottega del Giambologna e tornata al Comune pochi mesi fa dopo un lungo recupero da parte dei Carabinieri.
La delegazione ha poi visitato la Fonte della Fata Morgana, dove un tempo si trovava la statua oggi esposta a Cleveland. “Vogliamo far rivivere al pubblico l’atmosfera originale del Ninfeo – hanno spiegato Noelle e Korkow – grazie a un’installazione digitale immersiva che ricostruirà il contesto ripolese della scultura”.

Ad accompagnare i due curatori c’erano il sindaco, l’assessora alla cultura, Silvia Diacciati dell’Ufficio cultura e il dottor Stefano Barzagli. Dopo la Fonte, tappa a Villa Il Riposo, fatta costruire da Bernardo Vecchietti così come il vicino Ninfe, aperta per l’occasione dalla famiglia Signorini, poi all’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote, particolarmente apprezzato per i suoi affreschi, e infine all’antico Spedale del Bigallo, dove sono in corso lavori di restauro delle mura medievali.
“Siamo orgogliosi che Bagno a Ripoli sia diventata un punto di riferimento internazionale per l’arte del Giambologna” – ha detto il sindaco Pignotti. “Attraverso la Fata Morgana – ha aggiunto l’assessora Nocentini – si è creato un legame speciale con Cleveland che valorizza il nostro patrimonio e ci ricorda quanto sia importante tutelarlo.”