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Sul doppio ponte di Vallina le perplessità degli abitanti più toccati dall’opera pubblica, che ne chiedono una sostanziale modifica, sembrano in larga parte condivise dai tecnici del Comune di Bagno a Ripoli. Anche se il sindaco Francesco Casini parla delle proteste come di “posizioni strumentali sul progetto” e di “opera assolutamente positiva, bella e fondamentale per riqualificare la frazione e anche tutto il territorio”. Tanto da annunciare con soddisfazione un sopralluogo a maggio con Anas (che realizzerà l’opera), la Regione (che la finanzia con 55 milioni di euro) e l’architetto francese Francis Soler che l’ha progettata.
Nei giorni scorsi per affrontare il tema del doppio ponte di Vallina si è riunita la commissione consiliare competente in materia urbanistica. Erano presenti i consiglieri Sonia Redini, Sandra Baragli, Mirko Briziarelli e Edoardo Ciprianetti, l’assessore Paolo Frezzi e il dirigente del settore, l’ingegner Andrea Focardi. La sensazione di un corto circuito all’interno degli apparati comunali si è avuta fin dall’inizio: la consigliera Redini si è lamentata dell’assenza del sindaco che si era a sua volta lamentato per non essere stato invitato alla commissione. Ma non è questo il punto.
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L’assessore Frezzi e l’ingegner Focardi hanno in più occasioni condiviso le osservazioni dei cittadini presenti, soprattutto quelli del condominio il Mulinaccio al quale il doppio ponte farà ombra. Anas ha già fatto piccoli aggiustamenti al progetto per venire incontro alle richieste dei cittadini più danneggiati dall’opera. Aggiustamenti che non vengono ritenuti determinanti a modificare il giudizio sul doppio ponte, definito uno svincolo autostradale. “Alcuni elementi di criticità sono stati risolti – ha spiegato l’assessore Frezzi – Tuttavia è difficile scardinare l’impostazione progettuale”. Dubbi anche sui risultati che il doppio ponte avrebbe sul traffico. Secondo uno studio di Anas nelle ore di punta della mattina, dovrebbe diminuire il flusso in entrata su Firenze attraverso viale Europa, perché le auto si incanalerebbero, grazi al nuovo attraversamento, su via Aretina. Aumenterebbe invece il traffico in uscita da Firenze verso Pontassieve, ma scenderebbe praticamente a zero quello che attraversa la frazione di Vallina.
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Altro punto contestato è la realizzazione di una passerella ciclopedonale agganciata sotto alla carreggiata del ponte per tutta la sua lunghezza (oltre un chilometro). “In effetti forse sarebbe più idoneo sotto il profilo ambientale – ha ammesso l’ingegner Focardi – utilizzare per la pista ciclabile l’attuale viabilità. Considerando anche che a 500 metri dal doppio ponte dovrebbe nascere la passerella ciclopedonale per collegare Vallina a Compiobbi e quindi alla ferrovia”. “Come Comune – ha detto l’assessore Frezzi – diamo valore più a questa passerella che al doppio ponte il cui interesse pubblico è evidente per alcuni abitanti, molto meno per altri”.
Insomma Frezzi e Focardi hanno cercato di interpretare la parte dei buoni, che capiscono le proteste dei cittadini, si adoperano per ottenere qualche ritocco al progetto e scaricano su Anas il ruolo di “cattivo di turno” difficile da ammorbidire. “Vorrei ma non posso” è il refrain recitato in commissione. Ma al sindaco Casini lo hanno detto?
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