
Il maestoso Leccio di Belmonte (o Leccio del Ginori), insignito recentemente del titolo di “albero monumentale” dal Ministero dell’Agricoltura (vedi articolo), scrigno di ricordi giovanili di tanti cittadini, soprattutto dell’Antella, potrebbe diventare di proprietà pubblica.
Attualmente, insieme ad alcuni immobili e ettari di uliveta sulla collina di Belmonte, il Leccio, in precarie condizioni di salute, fa parte dell’eredità Torrigiani destinata alla Misericordia di Firenze. Il lascito testamentario, però, è stato impugnato e l’eredità è quindi al centro di un contenzioso da alcuni anni.
“C’è la volontà di espropriare l’appezzamento di terreno con il Leccio e renderlo fruibile alla popolazione”, ha detto il sindaco Francesco Pignotti, rispondendo ad una domanda durante un dibattito alla Festa dell’Unità di Mondeggi. “Abbiamo aperto un confronto con la Misericordia – ha aggiunto -. Tuttavia l’incertezza che c’è al momento sulla proprietà dei terreni, non ci permette di agire in tempi brevi”.
Il futuro del Leccio di Belmonte sarà al centro anche del prossimo consiglio comunale, fissato per la sera del 29 luglio in piazza Umberto I a Grassina. Un’interrogazione presentata dal gruppo Pd chiede informazioni “sulla possibilità di mettere un vincolo preordinato all’esproprio nell’area del Leccio di Belmonte”.