Veni, vidi, vici: venerdì sera, alla Festa dell’Unità in svolgimento a Mondeggi, l’europarlamentare Danti arriva, vede la Ruota, compra un numero e vince una forma di pecorino. “Non mi è mai capitato di vincere nulla”, confessa quasi imbarazzato. Poi, con grande eleganza, offre una fetta di formaggio a tutto il tavolo dove si e seduto per la cena insieme all’onorevole David Ermini e al sindaco Francesco Casini. Subito dopo il cacciucco, specialità della serata, i due parlamentari saranno protagonisti del dibattito “Generazione Europa, prospettive per il futuro” moderato dalla giornalista Claudia Zolfaroli. Intanto si sgrana al ristorante della festa, gremito come non mai (alla fine saranno registrati circa 400 coperti). Affettati, crostini, coccoli ma niente cacciucco. Il successo è andato oltre le previsioni (oltre cento porzioni servite), il piatto è esurito. Per Danti e Ermini invece del polpo, il pollo (allo spiedo) con cascata di patatine fritte nelle quali affogare la delusione di non aver potuto gustare lo scorfano dell’Ema e il gambero dell’Isone.
Sospensione di’ ricreativo, principia a avviare i’ curturale (cit. “Berlinguer ti voglio bene”), incalza qualcuno. “Bisogna far capire ai giovani che Erasmus, Schengen, libera circolazione, moneta unica non sono per sempre – dice Danti – Si tratta di conquiste da difendere”. Ermini scende più sul piano nazionale: “Questo governo vuole concentrare l’attenzione dei cittadini sul tema dei migranti, mentre i veri problemi sono il lavoro e la crescita”. “Vedo pericolose analogie con i sovranismi che presero piede in Europa negli anni Trenta”, aggiunge. Sollecitato da alcune domande dal pubblico (circa una trentina i presenti), Danti affronta anche il tema della situazione del Pd: “Dobbiamo chiudere con le polemiche interne, questo è il tempo di seminare e di arare il campo per il futuro”. Ormai si è fatto tardi, la temperatura sul pratone di Mondeggi è scesa a 17 gradi, tutti a nanna. Con la voglia di cacciucco.