
Il futuro della tenuta di Mondeggi, la destinazione della villa medicea e le funzioni delle coloniche, inizia a delinearsi. Mentre procedono i lavori di risanamento e ristrutturazione degli immobili, finanziati con 57 milioni di euro provenienti dal Pnrr, prendono campo le prime idee su quale uso farne.
“I lavori sono completati per circa il 40% e abbiamo ancora un anno di tempo a disposizione per rispettare i tempi previsti. Presto uscirà il bando pubblico per la coprogettazione, con le indicazioni delle funzioni sociali” – dice l’architetto Alberto Migliori, responsabile del progetto per la Città Metropolitana, proprietaria della tenuta.
Queste le funzioni al momento ipotizzate per villa e coloniche.

Rucciano e Sollicciano – Per queste due coloniche, una di fronte all’altra, si ipotizza l’uso abitativo per persone con disabilità o per anziani, ma in grado di avere una vita autonoma. Come hanno accennato recentemente la sindaca metropolitana Sara Funaro e il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti, si pensa anche all’uso nell’ambito del progetto “Dopo di noi”.

Cerreto – La destinazione potrebbe essere per ospitalità a donne e minori che hanno subito violenza, come primo passo di reinserimento nella società, una volta usciti dalle “case rifugio”.

Pulizzano – Affacciata su via di Pulicciano, sarà il “fronte” pubblico e commerciale della tenuta. Attrezzata a spaccio per la vendita dei prodotti di Mondeggi, ma anche di altre realtà simili.

Cuculia – Sarà il centro operativo del progetto agricolo e sociale di rilancio della tenuta. Potrà contare sul nuovo capannone, la cui costruzione inizierà a breve, per il rimessaggio dei mezzi per lavorare i campi. Da lì saranno gestiti i terreni in produzione che, sostanzialmente, coincideranno con quelli attualmente concessi in comodato gratuito all’associazione Mondeggi bene comune. Ogni colonica manterrà comunque un appezzamento di terreno a propria disposizione.

Conte Ranieri – Il complesso (sul retro della villa) dovrebbe essere destinato al reinserimento lavorativo di giovani con problemi di marginalità attraverso corsi di formazione professionale.

Casa del giardiniere (davanti alla villa) – L’idea è di destinarla all’esperienza didattica alternativa per ragazzi “Scuola nel bosco”, in collaborazione con il Comuni di Bagno a Ripoli.

Villa medicea di Mondeggi – Sarà il “motore” del progetto. La sua concessione dovrà fornire un canone di locazione in grado di coprire le spese delle varie attività, mantenendo in pareggio la gestione economica della tenuta. Avrà una funzione culturale, convegnistica (si sta realizzando un auditorium), museale; potrà ospitare eventi (matrimoni, cerimonie); sarà dotata di ristorante e foresteria. Potrà avere anche una destinazione didattica rivolta a scuole post diploma specializzate in agro-alimentare come la Fondazione ItsEat.
E chi ci abita e ha mantenuto in vita tutto Mondeggi dove andrà ad abitare?