Battaglia a distanza stamani all’Antella fra i sostenitori del Sì e del No al referendum costituzionale. In piazza Peruzzi banchino del Pd per la raccolta firme dei favorevoli alla riforma; alla base della scala per salire alla Coop quello dei contrari. Al banchino del Pd presente per l’autenticazione delle firme prima la consigliera comunale Baragli, chiamata all’occorrenza dal vicino negozio di macelleria, e poi dal consigliere Falorni. A quello del fronte del No, interventi random dei consiglieri Zanella e Sartoni per la certificazione delle firme via via raccolte. Scarsa in entrambi i casi l’affluenza di cittadini interessati. Ricordo che la raccolta delle firme è più che altro un atto di esibizione politica dei due schieramenti. Anche se nessuno dei due raggiungesse le 500mila firme necessarie il referendum si terrebbe ugualmente perché richiesto, come prevede la Costituzione, da un numero sufficiente di parlamentari. E cela anche un interesse economico dei partiti che lo hanno promosso: la legge prevede infatti un rimborso di un euro a firma.
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