L’ambizione di poter emulare gli arredi pubblici sfoggiati da tanti paesini delle Alpi, è affondata nei pochi centrimetri d’acqua dell’Ema. Stamani Grassina si è svegliata sfregiata dall’ennesimo atto vandalico. Tre delle fioriere che abbelliscono il ponte che dalla Chiantigiana porta all’Acli e alla chiesa di San Michele, sono state gettate nel greto del torrente. Ora tra i fiori rossi e i contenitori grigi finiti sui sassi del torrente, si aggira una nutria tanto ben pasciuta da sembrare un cinghiale.
L’operazione “ponti fioriti”, lanciata dal sindaco Francesco Pignotti e dall’assessora al turismo Paola Nocentini a metà giugno (vedi articolo), si deve scontrare con i soliti idioti. Atti di teppismo per nutrire un narcisimo annoiato e ignorante. Civiltà, bene comune, rispetto: concetti sconosciuti a questi balordi della notte.
Le fioriere vengono curate dalla Fiorivendola a Grassina e da Bloom la bottega dei fiori all’Antella (sono sul ponticino sull’Isone). Pochi giorni dopo l’inaugurazione, quacuno aveva sgraffignato una delle piantine dal ponte sull’Ema. Ora questo atto di gratuito teppismo. Che potrebbe non restare impunito. La zona è videosorvegliata sia da telecamere dell’Acli che da quella del Comune. Polizia Municipale e Carabinieri di Grassina si occuperanno di scorrere le immagini registrate e cercare di identificare gli autori dell’atto vandalico.
Sui social la reazione di Evora Zagli, la Fiorivendola: “Sono profondamente addolorata delusa e schifata. Io dovrei tornare martedì sera dalle ferie. Appena possibile riabbellirò il nostro ponte alla faccia loro”.
Indignazione nel commento del sindaco Pignotti sulla sua pagina Facebook: “Fanno rabbia e tanto dispiacere le immagini dei fiori del ponte di Grassina devastati dai soliti vandali di turno e buttati nel fiume come fossero spazzatura. Un gesto da cui traspare ignoranza, noia, menefreghismo. E qualcuno che magari si sente pure ‘ganzo’. Le stesse cose che abbiamo visto anche in passato e di recente con i danneggiamenti sui giochi, le panchine e le staccionate all’Acli. Attraverso le telecamere di sorveglianza che sono lì presenti cercheremo di risalire ai responsabili. Sarebbe un vero piacere poterli vedere impegnati per qualche ora in lavori socialmente utili, forse capirebbero cosa significa fare parte di una comunità e avere rispetto dei beni comuni. I carabinieri, che già monitorano quell’area, ci daranno un supporto in questo. È anche fondamentale che tutti i cittadini, in casi come questi, chiamino sempre immediatamente il 112. Alla rabbia e l’indignazione di queste ore si unisce però una consapevolezza. Grassina non è questa. Per questa ragione, non solo recupereremo i vasi e i fiori, ma nei prossimi giorni li rimetteremo al loro posto. Ancora più belli e più forti di fronte a ogni vandalismo”.