“Ceracate di vincere e vincere bene”: conclude così il suo intervento il presidente del Pd, l’europarlamentare Stefano Bonaccini, intervenuto stamani al Circolo Acli di Grassina su invito del consigliere regionale Cristiano Benucci, candidato nel collegio Firenze 2. Con l’ex presidente dell’Emilia Romagna anche il governatore Eugenio Giani, ormai al rush finale in vista delle elezioni del 12 e 13 ottobre prossimi.
“L’esito del voto toscano – ha affermato Bonaccini – può essere il giusto innesco per l’ultima tornata elettorale (il voto in Campania, Puglia e Veneto il 23 e 24 novembre ndr)”.
Ad accogliere l’europarlamentare il segretario comunale del Pd, Andrea Bencini, e il sindaco Francesco Pignotti. In “platea” (in realtà lo spazio all’aperto davanti all’Acli) i partlamentari Dario Parrini e Simona Bonafè, la consigliera regionale (anch’essa candidata) Fiammetta Capirossi, alcuni assessori e consiglieri comunali e un nutrito gruppo di simpatizzanti.
“La sconfitta nelle Marche non è la fine del centrosinistra – ha ammonito Bonaccini -. Dobbiamo prepararci anche per le prossime politiche. Il termine campo largo non mi piace, preferisco Campogalliano – dice suscitando l’ilarità generale – Ma la legge elettorale premia chi si unisce. Se non saremo in grado di farlo la Meloni potrà dormire sonni tranquilli”.
“Quando tra pochi giorni passerete sulla Variante di Grassina, pensatemi – ha chiesto Giani, rivendicando il ruolo della Regione nel completamento del primo lotto e l’avvio del secondo – Ormai è fatta, è come se l’avessimo inaugurata. Qui la Regione il voto se lo merita”.
Giani ha anche voluto ribadire alcuni punti del suo programma: “Il potenziamento dell’aeroporto di Firenze lo vogliamo fare. L’accordo coi 5 Stelle non toglie niente al nostro patrimonio programmatico”. E sulle polemiche intorno al reddito di cittadinanza regionale: “E’una cosa ben diversa da quello che conoscete. Sarà un reddito di inserimento: 500 eruo al mese per un anno a chi rimane disoccupato per una formazione che lo reinserisca nel mondo del lavoro”. Infine ha ricordato i suoi due slogan: “Sempre presente per la Toscana” e “Il riformismo del fare”.