
Serena Spinelli, assessora regionale uscente (ma ancora in funzione) a sociale e casa, è la capolista del Pd nel Collegio Firenze 2 (che comprende Bagno a Ripoli) alle regionali del 12 e 13 ottobre.
Un voto per il governo Giani di cui hai fatto parte in questi cinque anni e quindi anche per lei stessa.
“Abbiamo iniziato questa legislatura in pieno Covid, quindi era una situazione complessa da gestire. Do un 8+, non personalmente, come governo generale. Penso che la Toscana abbia dimostrato di saper contrastare la fase di emergenza sfruttando la sua struttura territoriale, grazie ad un’alleanza importante tra istituzioni regionali, locali e anche tutto il mondo del terzo settore”.
Per prendere 10 cosa avreste dovuto fare?
“Avere un po’ più di tempo, nel senso che quasi due anni e mezzo di legislatura sono trascorsi in una necessità di emergenza. Avendo più tempo, avremmo potuto vedere ulteriori avanzamenti del nostro piano sociosanitario regionale”.
Lei è assessora a sociale e casa: di quale provvedimento preso in questi anni è più orgogliosa?
“Tre cose. Aver insistito a mettere risorse sull’edilizia residenziale pubblica e sull’edilizia residenziale sociale nonostante che, dall’insediamento del governo Meloni, sulla casa non siano arrivate risorse”.
Quanto ha messo di “tasca propria” della Regione?
“Oltre 128 milioni di euro. Avevamo uno stanziamento che veniva dalla precedente legislatura, che abbiamo mantenuto fino al 2022; nel 2023 abbiamo usato le risorse legate al Pnrr; nel 2024 abbiamo messo altri 10 milioni di euro. Per il 2025, 2026, 2027, quindi dando ai soggetti gestori di Ediliza residenziale pubblica una triennalità su cui contare, altri 27 milioni. Inoltre abbiamo rifinanziato il fondo per l’housing sociale che ha dato più di mille appartamenti in edilizia residenziale sociale e messo 19 milioni e mezzo di risorse regionali, più 10 milioni di risorse di Fondo sviluppo e coesione, per nuova edilizia residenziale pubblica: ci sono già le progettazioni che stanno partendo. In più abbiamo fatto due bandi per l’invenduto per un complessivo di 16 milioni”.
Passiamo alle altre due cose di cui va orgogliosa.
“Il rapporto che abbiamo provato a costruire con il mondo del terzo settore, a partire dalla legge che avevamo fatto nel 2020 su coprogrammazione e coprogettazione. Percorso importante che mette in correlazione il mondo delle istituzioni con il mondo del terzo settore, partendo dall’analisi dei bisogni e poi alla costruzione dei progetti”.
Terza cosa?
“Tutti i temi carcerari che, capisco, diano poco consenso, però la Regione ha investito molto partecipando ai bandi di Cassa Ammende (ente che agisce per il reinserimento sociale dei detenuti ndr), mantenendo un rapporto stretto con il mondo penitenziario. Aggiungerei anche un’altra cosa…”.
Prego.
“Abbiamo messo molte risorse sulle Rsa in termini di aumento tariffario: è vero che non tutti sono contenti perché vorrebbero un aumento ulteriore, però per la Regione è stato un impegno economico non indifferente. Siamo passati da 209 milioni all’inizio di legislatura a 228 milioni a fine legislatura”.
Le piacerebbe continuare a fare l’assessora?
“Sarebbe ipocrita rispondere che non mi piacerebbe. Non ci crederebbe nessuno (ride ndr). Ho avuto dal presidente Giani la grande opportunità di fare l’assessora in questi cinque anni: per me è stata un’esperienza straordinaria e stare nelle istituzioni è un grande onore e anche una grande responsabilità. Mi interrogo sempre su quante altre cose avremmo potuto fare, quanto avremmo ancora potuto ascoltare e così via… Però la composizione della Giunta spetta al presidente e sarà lui a decidere”.

Lei è medico non le piacerebbe di più l’assessorato alla Sanità?
“Simone Bezzini è un carissimo amico ed è stato un ottimo assessore alla Sanità; io mi sono occupata volentieri della parte sociale e sociosanitaria. L’ho fatto con entusiasmo, con grande curiosità. Anche quando ho fatto l’assessore a Fiesole mi sono occupata del sociale e l’ho molto amato. I desideri non sono concetti da esprimere in politica”.
L’assessore ha una visione regionale, ma l’elezione in un collegio comporta anche un collegamento col territorio. Lei cosa ha fatto per il “suo” collegio?
“Quando hanno avuto bisogno della Regione, ho sempre dato ascolto agli amministratori e al mondo del terzo settore. Devo dire che le problematiche sollevate da questo territorio erano territoriali ma avevano sempre anche una dimensione regionale. Quindi la mia vicinanza, la mia presenza, la mia attenzione, che spero di aver dato a tutta la Regione, penso ci sia stata. Però dovrebbero essere gli amministratori a dirlo”.
Oltre ai temi di sua competenza, quale altro problema pensa sia urgente affrontare nei prossimi cinque anni?
“I trasporti. Occorre una attenzione maggiore alla relazione intermodale tra trasporto su gomme e trasporto ferroviario. Molti territori ci chiedono una maggiore forza di interazione col sistema ferroviario, perché i nostri pendolari subiscono ritardi giornalieri nella loro vita quotidiana lavorativa, di studio eccetera. Una volta completato il sottoattraversamento ferroviario di Firenze andrà ripresa in mano quell’idea che una volta liberati i binari di superficie si possa avere un sistema di mobilità più adeguato in termini di orari e di regolarità delle arrivi, una sorta di metropolitana al cielo aperto”.
Ha uno slogan della sua campagna elettorale?
“Le persone, la comunità, avanti insieme”.

Conosciamo meglio Serena Spinelli
Data di Nascita: 7 giugno 1973
Titolo di studio: laurea in medicina e chirurgia
Dove abita: Firenze
Carriera politica:
1999-2009: assessora all’Istruzione e Turismo, poi ai Servizi sociali al Comune di Fiesole
2015-2020: consigliera regionale della Toscana, membro della commissione consiliare Sanità e Politiche sociali
2020-2025: assessora regionale a Welfare, Politiche sociali e abitative, cooperazione internazionale
Lavori prima di fare la consigliera regionale: medico pediatra al pronto soccorso del Meyer
Stato civile: sposata, due figli
Hobby: leggere, camminare
Politico/a storico di riferimento: Enrico Berlinguer
Religione: cattolica
Associazioni alle quali è iscritta: Anpi, Arci, Cgil
Un libro: “L’amore ai tempi del colera” di Gabriel García Márquez
Un film: “Bread and Roses”, Ken Loach
Una canzone: tutto De Andrè, tutto Battiato, tanto Jovanotti
Primo quotidiano che legge la mattina: tutti i quotidiani locali
Telegiornale prevalentemente seguito: Tg3