Sono i giorni di Berlinguer. Lo scorso fine settimana il film diretto da Andrea Segre è stato programmato al Crc Antella. Mercoledì una proiezione speciale è stata organizzata dal Pd ripolese, sempre al Crc Antella. In questo secondo caso la visione di “Berlinguer – La grande ambizione” è stata preceduta da una descrizione della vita e dell’azione politica del segretario del Pd a 40 anni dalla morte. Sono intervenuti Susanna Cressati e Simone Siliani autori di un libro su Berlinguer e sul ruolo politico che ebbe negli anni Ottanta. “Sapeva parlare al suo ‘popolo’ ma anche comunicare con qualsiasi persona – hanno spiegato gli autori – Il film, come il libro, non parla di un uomo morto, ma di un uomo ancora vivo nelle idee, nelle ambizioni nel pensiero ancora attuale”.
Alla “serata Berlinguer”, introdotta dal segretario comunale del Pd Andrea Bencini, hanno partecipato il sindaco Pignotti, la giunta di Bagno a Ripoli, assessori di Rignano sull’Arno, l’assessora regionale Serena Spinelli e, soprattutto, tanti cittadini che, alla fine del film, hanno tributato un grande applauso alla memoria dell’uomo politico.
Oggi Enrico Berlinguer è un simbolo che va ben oltre i simpatizzanti del Pd. E’ un riferimento di impegno, onestà, rettitudine, rigore in politica e non solo.
Per questo rivolgo un appello al sindaco Francesco Pignotti, agli assessori, a tutto il consiglio comunale che lo scorso ottobre ha approvato l’intitolazione a Berlinguer del futuro parcheggio di Grassina ristrutturato.
Vi prego: ri-pen-sa-te-ci!
Non è un parcheggio il luogo da intitolare ad una figura di tale importanza. Quello è e resterà sempre “il parcheggio della Casa del popolo”. Nessuno mai lo indicherà come “parcheggio Berlinguer”. Un parcheggio non è una strada o una piazza, dove la gente abita, dove vi sono attività, dove ci si incontra, dove si vive. Un parcheggio è un luogo anonimo dove lasciare l’auto. Pensate, per esempio, ai parcheggi di Firenze: portano tutti il nome del luogo del quale sono a servizio: parcheggio della Stazione, del mercato centrale, del mercato di Sant’Ambrogio, del Parterre, di piazza Alberti e così via. Nessuna intitolazione.
Battezzare il parcheggio della Casa del popolo col nome di Berlinguer equivarrebbe a riporre nell’oblio la figura del segretario del Pci.
Torno a riproporre, come feci ad aprile, l’intitolazione a Berlinguer della biblioteca comunale di Ponte a Niccheri. Un’idea che aveva avuto l’adesione convinta degli allora candidati sindaco Pignotti e Cellini. Sonia Redini rispose che sarebbe stato opportuno coinvolgere nella scelta del luogo i cittadini. Benissimo. Diamo la parola ai ripolesi, siano loro a decidere se Berlinguer merita di stare fra i libri e i tanti giovani che frequentano la biblioteca o fra le auto e i dischi orari.
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Anch’io condivido.
Completamente d’accordo
Giustissima osservazione Berlinguer non può fare il parcheggiatore verame te più giusto alla biblioteca veramente
Sulla figura di Berlinguer abbiamo in molti il massimo rispetto.
Vabbè che oggi, tirato per la giacchetta da un Pd lontano anni luce dai suoi insegnamenti, magari gradirebbe essere lasciato in pace.
Gioverebbe ricordare, na ormai è esercizio solo dei vecchi, che diversi anni fa il consiglio comunale votò all’unanimità una mozione che impegnava il Comune a intitolare i prossimi luoghi pubblici, a delle figure femminili, quasi del tutto assenti nella toponomastica nostrana.
Peccato perdere l’occasione