
Oltre cento persone (tutte con mascherina) nel piazzale davanti all’ingresso del Crc Antella per l’incontro sui temi dell’agricoltura al quale ha partecipato il candidato alla presidenza della Toscana, Eugenio Giani (arrivato da un’intervista a Teletruria di Arezzo e diretto al Mugello per il Gp di Formula 1). In prima fila il recente passato del governo regionale con gli ex presidenti Vannino Chiti e Claudio Martini e il presente, con l’attuale presidente Enrico Rossi. Chi apprezza il modello toscano e vuole difenderlo, confida che Giani sia il futuro.
L’incontro, organizzato dalla Cia (Confedrazione italiana agricoltori) è stato moderato dal sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini. Ospiti, oltre al candidato presidente, l’ex assessora all’agricoltura e attuale deputada Pd, Susanna Cenni, e l’europarlamentare Paolo De Casto, coordinatore Gruppo socialisti e democratici alla Commissione agricoltura e sviluppo sociale del Parlamento europeo, il quale ha sottolineata l’importanza che i soldi che arriveranno dall’Europa, come prestitio e a fondo perduto, potranno avere proprio per il rilancio dell’agricoltura.

Giani ha aperto il suo intervento ricordando che la Toscana, a parte la Sicilia, è l’unica regione italiana il cui nome è tradotto in inglese: “Il made in Tuscany – ha detto – è un valore che va difeso e rilanciato, soprattutto per quanto riguarda le produzioni agricole che sono un’eccellenza del nostro territorio”. Fra i vari temi toccati, anche l’impegno, qualora fosse eletto, a creare una scuola specifica per la preparazione dei giovani a supportare le aziende agricole nella partecipazione ai bandi e ai finanziamenti europei. I modelli indicati da Giani sono la Scuola di Scienze aziendali, che ha sede a Sorgane e il Polimoda.
Al termine dell’incontro foto ricordo con i tre presidenti e il quarto in pectore davanti al Crc Antella: probabilmente un record. Tanto che il presidente del circolo, Alessandro Conti, ha manifestato l’intenzione di esporre, all’interno del Crc, alcune immagini dell’evento scattate dal fotografo Andrea Rontini.