
Il Comune di Bagno ha Ripoli si è dotato di un “Regolamento per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità”. Il documento è stato approvato nell’ultima seduta del Consiglio comunale. Hanno votato a favore tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione ad eccezione di Massimo Mari (Forza Italia) che si è astenuto. “Con uesto atto abbiamo voluto rafforzare il tema della lotta alla corruzione – ha detto la vicesindaca Ilaria Belli – L’unità che si occuperà di sorvegliare sarà creata nei prossimi giorni scegliendo tra il personale dell’ ente che potrà essere integrato da figure diverse su casi specifici”.
Questi i tre articoli base che spiegano di cosa si tratta e le funzioni di questo nuovo organismo. Sul sito del Comune di Bagno a Ripoli è possibile leggere il testo integrale (clicca qui).
Art. 1. Oggetto – Il regolamento comunale per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nel comune di Bagno a Ripoli contiene l’insieme delle disposizioni di dettaglio a tutela della correttezza, della legalità delle azioni amministrative e dei comportamenti nell’ambito delle attività istituzionali del Comune.
Art. 4. Finalità del piano di prevenzione della corruzione – Il piano di prevenzione della corruzione risponde alle esigenze di:
1) individuare le attività per le quali è più elevato il rischio di corruzione, sulla base delle proposte elaborate dai dirigenti nell’esercizio delle loro competenze, tra le quali vanno incluse obbligatoriamente quelle ad elevato rischio di corruzione e relative a:
a) rilascio di autorizzazione o concessione;
b) scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del Codice dei Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture;
c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati;
d) concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progressioni di carriera;
2) prevedere, specialmente per le attività di cui al precedente punto 1), meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione;
3) prevedere gli obblighi di informazione sul funzionamento e sull’osservanza del piano;
4) monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;
5) monitorare i rapporti tra il Comune di Bagno a Ripoli e i soggetti che stipulano contratti, o sono destinatari di procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela, di affinità, di amicizia, di relazione, sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti, gli amministratori ed i dipendenti del Comune;
6) individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti dalle leggi.
Art. 5. Soggetti – Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza nello svolgimento delle attività di competenza si avvale del supporto di Unità Prevenzione Corruzione (Upc) composta dal personale dell’ente in possesso di specifiche professionalità, al fine di provvedere annualmente a:
a) predisporre e/o revisionare il piano triennale di prevenzione della corruzione;
b) verificare l’attuazione, l’efficacia ed il permanere dell’idoneità nel tempo del piano di prevenzione della corruzione;
c) verificare, d’intesa con il dirigente competente, la possibilità di rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione;
d) individuare il personale da inserire nei programmi di formazione per garantire l’operatività in settori d elevato rischio di corruzione.
La Unità Prevenzione Corruzione, su incarico del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, procede a: 1) acquisire le informazioni su tutte le attività in essere del Comune di Bagno a Ripoli, anche in forma informale, nelle materie a più elevato rischio corruttivo di cui all’art. 4, comma 1, del presente regolamento; 2) vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del piano ed indirizzare le attività di formazione, attuazione e controllo delle decisioni per prevenire il rischio di corruzione; 3) monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti, tramite eventuali verifiche a campione, tenendo conto del rispetto dei tempi medi procedimentali per area e settore; 4) verificare la correttezza dei rapporti tra il Comune di Bagno a Ripoli ed i soggetti terzi che stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, verificando eventualmente a campione le relazioni di parentela, di affinità, di amicizia, di relazione sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti, gli amministratori e i dipendenti del comune; 5) individuare ulteriori obblighi di trasparenza in aggiunta a quelli già in essere; 6) ispezionare la documentazione amministrativa, di qualsiasi tipo e genere, ed acquisire informazioni e notizie a qualsiasi titolo conosciuti dai dirigenti, dai funzionari, da tutto il personale, dagli organi di governo, questi ultimi anche soltanto dai singoli componenti, dall’organo di revisione economico-finanziario, dagli organi di controllo interno e dell’organismo comunale di valutazione.