
In attesa della sentenza sul merito della controversia, il Comune di Bagno a Ripoli non dovrà restituire alla Confraternita del Ss. Sacramento di San Piero a Ema, che gestisce il crematorio di Ponte a Ema, la “tassa sul morto” incassata dal febbraio 2019. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, al quale il Comune ha fatto ricorso chiedendo la sospensiva dell’efficacia della sentenza del Tar della Toscana che aveva accolto il ricorso della Confraternita contro l’istituzione della tassa.
L’ordinanza del Consiglio di Stato riguarda solo la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar chiesta dal Comune, mentre fissa la trattazione del merito del giudizio all’udienza del 10 dicembre 2020.
Nell’ordinanza del Consiglio di Stato si afferma che “sussistono i presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare in considerazione dell’esigenza di evitare la restituzione da parte del Comune di proventi che dovessero eventualmente ritenersi al medesimo corrisposti legittimamente all’esito del giudizio di merito”.
Nel frattempo il Consiglio comunale, lo scorso 6 luglio, ha approvato la nuova normativa sul “diritto fisso per il trasporto salme per i non residenti a Bagno a Ripoli” (che ne sono esentati) in virtù del quale ritiene di poter ribaltare a dicembre la sentenza del Tar.
