
Ieri il sindaco ha annunciato in Consiglio comunale una intesa con Autostrade per mettere in sicurezza l’Antella da nuovi allagamenti Oggi Autostrade lo sconfessa, con una nota arrivata in tarda serata dove si dichiara di voler impugnare l’ordinanza e si definisce le misure provvisorie annunciate dal sindaco “non applicabili”. Tra Comune e Aspi (Autostrade per l’Italia) siamo, quindi, ai ferri corti.
Ecco la nota di Autostrade che suona come una vera e propria dichiarazione di guerra (amministrativa):
Autostrade per l’Italia intende impugnare nelle sedi opportune l’ordinanza emessa dal sindaco di Bagno a Ripoli, in quanto non è affatto responsabile delle alluvioni nell’abitato di Antella. Inoltre precisa che gli interventi riportati nell’ordinanza sono irrealizzabili, in quanto privi di indicazioni tecniche e dimensionali emesse da un Ente non titolato a dare disposizioni in materia idraulica che potrebbero interessare aree non di sua pertinenza. Va anche rilevato che nel sopralluogo avvenuto in data 28 settembre non erano presenti tecnici o rappresentanti di Autostrade per l’Italia, quindi le misure provvisorie annunciate dal sindaco non sono da ritenersi applicabili.
Va anche ribadito che le cause degli allagamenti sono riconducibili all’insufficiente capacità del sistema fognario, come dimostrato da una video ispezione effettuata nel 2019 con i tecnici del Comune di Bagno a Ripoli. Per questo Autostrade per l’Italia non può assumersi le responsabilità riferibili esclusivamente all’amministrazione comunale che, a distanza di un anno, non ha provveduto a sottoporle alcun progetto di ampliamento del sistema fognario, nonostante la disponibilità a cofinanziare l’intervento anche se ciò non rientrava, e non rientra, negli obblighi contrattuali.
Aspi ribadisce infine che realizzerà le opere del campo base CA04, così come autorizzato da tutti gli enti, compreso il comune di Bagno a Ripoli, che furono firmatari dell’intesa Stato-Regione per la realizzazione del tratto della Terza corsia Firenze sud-Incisa Reggello.