
Per evitare il ripetersi di allagamenti all’Antella, come quelli che si sono verificati nella notte tra il 24 e il 25 settembre, si procederà in tre fasi: alcuni interventi immediati, altri entro 45 giorni (come impone l’ordinanza del sindaco ad Autostrade), infine una sistemazione definitiva dell’area secondo un progetto di Publiacqua già predisposto.
Questo il risultato del sopralluogo che ieri mattina è stato fatto congiuntamente dai tecnici di Autostrade, di Pavimentale e del Comune sui cantieri della Terza corsia e del quale ha riferito in Consiglio comunale il sindaco Francesco Casini.
“Gli allagamenti che hanno interessato in particolare via Romanelli, via Labriola, via Cattaneo, via Peruzzi – ha detto il sindaco – sono stati causati dalla grande quantità di acqua piovuta in poco tempo nella notte tra il 24 e il 25 settembre. Al pluviometro di San Donato sono stati registrati 40 millimetri di acqua in un’ora. La problematica è stata aggravata dai cantieri della Terza corsia”.
Il sindaco ha quindi indicato tempi e interventi per fronteggiare l’emergenza e per mettere in sicurezza la zona in modo definitivo.
Subito verranno sistemati dei blocchi di due mteri di lato nel sottovia autostradale dove si convogliano le acque a monte dell’A1 in modo da rallentare il flusso dell’acqua che arriva a valle. Entro 45 giorni saranno approntate delle barriere lungo il torrente che attraversa la zona per un ulteriore drenaggio delle acque.
Successivamente sarà avviata la realizzazione del progetto definitivo approntato da Publiacqua e finananziato da Autostrade, per un costo di circa 350/400mila euro. Si prevede la costruzione di vasche di laminazione per il trattenimento delle acque piovane e una miglior regimazione nel tratto di piazza Peruzzi.
“Siamo abbastanza soddisfatti – ha detto Casini – perché l’ordinanza ha dato il via ad alcuni interventi anche se provvisori. Ci attendiamo la massima urgenza anche nella messa in campo delle misure previste da Publiacqua. E’ fondamentale trattenere più acqua possibile al di là dell’autostrada”.

Il sindaco ha parlato anche degli allagamenti avvenuti a Grassina, soprattutto in via Giotto a causa dell’esondazione del torrente Fornacello. “Gli allagamenti si verificano all’inizio del tratto tombato negli anni Settanta – ha detto il sindaco – Nel 2014 sono stati fatti alcuni interventi non risolutivi. Quelli realizzati a monte della scuola Marconi hanno invece evitato nuovi allagamenti in via Bikila. Efficaci anche le casse di espansione a Capannuccia, che sono entrate in funzione evitando l’esondazione dell’Ema. A Ponte a Ema ci sono stati alcuni allagamenti ma causati da torrenti minori, non dall’Ema”.
Casini ha confermato che nel progetto della Variante di Grassina sono previste opere significative di regimazione per drenare le acque e evitare l’esondazione anche dei piccoli torrenti.