Il post “Caso Casini” (il sindaco passato dal Pd a Italia Viva) continua ad animare il panorama politico ripolese. Sia le forze di maggioranza che di opposizione annunciano l’intenzione di avviare un confronto con i cittadini, ovviamente con temi, finalità e sfumature diverse.
In un comunicato congiunto Sinistra Civica Ecologista e Partito Socialista Italiano ribadiscono di aver deciso, insieme alle altre forze di maggioranza (Pd, Lista Cittadini di Bagno a Ripoli, Italia Viva), di rinnovare la fiducia al sindaco Casini “per puro spirito di servizio nei confronti della comunità di Bagno a Ripoli”.
Le due forze politiche ritengono, che “dall’inizio della consiliatura nel 2019, il Paese ed anche Bagno a Ripoli, siano fortemente cambiati, ed alcuni temi siano diventati irrimandabili e vadano messi al centro dell’azione politica al fine di tutelare il territorio ed i nostri concittadini. La tutela ambientale e il non consumo di suolo devono essere maggiormente perseguite, al fine di rendere quanto più possibile i nuovi strumenti urbanistici sostenibili”. Le richiesta è “un’ulteriore revisione prima dell’approvazione”.
“Anche il sociale – continua la nota congiunta – dovrà assumere maggiore rilevanza: pandemia, guerra,
caro bollette hanno creato instabilità e nuove fragilità, per cui sarà necessaria una fase di ascolto e partecipazione dei cittadini, delle associazioni (culturali, ricreative, sportive, del volontariato e terzo
settore, ambientaliste, ecc.), della comunità scolastica per individuarle e combatterle. Su questi temi ci siamo confrontati con il Pd e con le altre forze di maggioranza per affrontare il delicato momento, e l’intenzione è di avviare un percorso di confronto con cittadini e forze politiche per individuare le priorità dell’agenda amministrativa”.
Anche Cittadinanza attiva, forza di opposizione in consiglio comunale, annuncia l’avvio di una serie di incontri pubblici nel territorio. Lo scopo è “cambiare aria a Bagno a Ripoli”.
“All’apparenza, il sindaco sembra un re senza corona, ma l’impressione è che tutto sia cambiato perché
tutto rimanga uguale – afferma Cittadinanza attiva, commentando le ultime vicende politiche – . Vedremo cosa avranno il coraggio di fare i consiglieri di maggioranza se il sindaco non rispetterà le clausole
del patto o le rispetterà solo in apparenza. Rimane l’amarezza di constatare come il Pd abbia candidamente ammesso quello che per noi era già evidente: fino ad ora, la maggioranza ha accettato di chinare il capo davanti ad un sindaco autocrate che faceva il bello e il cattivo tempo senza la benché minima collegialità, in spregio ad ogni elementare principio democratico”.
Cittadinanza attiva afferma di voler creare “un’alternativa che abbandoni l’idea dell’uomo solo al comando restituendo il primato al sano confronto fra forze politiche in consiglio comunale e ponendo al centro non le ambizioni personali e gli interessi di pochi, ma quelli di tutta la collettività; noi intendiamo farlo con tutti coloro che non hanno condiviso i metodi e le scelte politiche di questa amministrazione, per costruirne insieme una nuova”.