
Tra la frana che ha interrotto via Vicchio e Paterno e quella che ha costretto alla chiusura di via della Croce, resta un’unica via di passaggio: via Molino di Vernalese. Si tratta di una stretta strada di campagna, che si inerpica sulla collina a Nord di via Roma, non idonea a sostenere un traffico sostenuto di veicoli.

Gli abitanti lanciano un Sos, chiedendo al Comune di intervenire anche se la strada è classificata come vicinale e quindi con la manutenzione a carico dei frontisti. Il problema è che con la chiusura, ormai da anni, di via Vicchio e Paterno, una tratto della qualle è stato cancellato da una frana, via Molino di Vernalese è diventata l’unica alternativa per spostarsi in zona. L’uso pubblico è stato riconosciuto anche dal Comune.

Dalle frane agli allagamenti. Via Molino di Vernalese incrocia il torrente Rimaggio che recentemente ha tracimato più volte portandosi via un pezzo di strada. Ora, poco prima del ponte, ci si affaccia su una pericolosa voragine. Però, in questo caso, già ieri gli operai del Comune erano all’opera per mettere il tratto in sicurezza con allargamento della carreggiata verso monte e protezione del baratro con new jersey in plastica, che gli abitanti verrebbero più solidi.

Come per molti fossi tombati, anche in questo caso andrebbe, quanto meno, allargata la sezione che sottopassa la strada per evitare che il Rimaggio, quando si gonfia, tracimi sulla carreggiata.

C’è infine il problema della vegetazione che cresce florida e incolta sui lati della strada comprendo la visuale; dei rami pendenti da alberi mai potati che penzolano pericolosamente come spade di Damocle; di muretti le cui pietre, ad ogni acquazzone, finiscono in mezzo alla strada. Una situazione di pericolo costante che, oltretutto, può costituire un impedimento all’accesso di mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco), in caso di necessità. Il Comune ha emesso ingiuzioni ai proprietari dei fondi che si affacciano sula strada, di occuparsi della manutenzione, ma senza esito.

Esasperati dalla situazione, nell’ottobre del 2023, alcuni abitanti di via Molino di Vernalese presentarono anche un esposto ai Carabinieri di Bagno a Ripoli, denunciando i problemi di sicurezza e declinando ogni responsabilità per possibili incidenti.

“Una situazione divenuta oramai insostenibile e vergognosa – afferma in una lettera aperta, Alessandra Bonera, a nome dei cittadini residenti nella strada -. Le buche sembrano crateri, l’erba, i rami, gli alberi sovrastano le strade da entrambi i lati, nessuna manutenzione e ogni volta che piove seriamente ci si chiede se sarà possibile tornare a casa. La cosa più frustrante è il senso di abbandono.Quando si degnerà l’amministrazione comunale a fare interventi concreti e onerosi, anziché limitarsi a riempire una buca qui e una buca lì, giusto per dire ecco, abbiamo fatto qualcosa? Siamo stanchi di aspettare”.

non ho capito, se il comune ha fatto un esposto ai proprietari l strada non è comunale ma s questi non fanno niente sono passibili di denuncia questo può fare il comune
Forse il riferimento dell’articolo era rivolto ai muri a secco oppure ai terrazzamenti e balzi dei poderi di privati che costeggiano le strade. Comunque sono veramente anni che c’è questo disagio in questa zona. Ogni parte dovrebbe fare il suo sia il privato che il pubblico in onestà e collaborazione. Nel Pian di Ripoli non si è esitato a farsi in quattro per fare un parcheggio ad uso del tifo viola o per chi dovrà usufruire della tramvia proveniente da fuori zona. Qui invece da anni cittadini che vivono, lavorano e pagano le tasse in questo comune non hanno risposte. Sinceramente mi sembrano due pesi e due misure. So che dopo i nubifragi molte risorse saranno dedicate alle opere idrauliche, ma per questa zona mettiamoci una mano sul cuore per favore dato che c’è anche il problema del fiume Rimaggio.
Per la precisione il parcheggio per i tifosi è stato fatto e pagato dalla Fiorentina. Quello scambiatore al capolinea della tramvia (progettato anni prima del Viola Park) è realizzato dal Comune di Firenze e pagato con fondo Pnrr e Regione.