
I prossimi lavori per l’adeguamento antisismico della scuola media Redi hanno già provocato un terremoto, l’ennesimo, nei rapporti tra il dirigente scolastico professor Marco Panti e il sindaco Francesco Casini. Le schermagli fra i due ormai non si contano. Stavolta però la lunghissima dichiarazione del professor Panti, inviata come lettera anche ai genitori degli alunni, attacca il sindaco non solo sul piano amministrativo m anche su quello personale.
Il dirigente scolastico ha letto dei lavori per l’adeguamento sismico della Redi su QuiAntella (leggi l’articolo): 900mila euro l’importo, un anno e mezzo la durata. Parla di esternazioni del sindaco, ma in realtà l’intervento è previsto nel bilancio di previsione i cui dati sono stati sbandierati peroprio dal professor Panti anche recentemente, per dimostrare l’assenza di fondi per la sostituzione dei container in cui oggi vi solo le aule professori.
Ecco, in un crescendo rossiniano, le frasi clou della lunga arringa accusatoria nei confronti del sindaco Casini: 1) Il sindaco vuole dare un colpo di grazia alla presenza di alunni nella Scuola Redi, che tanto invece avrebbe bisogno di spazio e supporto ulteriori per continuare il suo ottimo lavoro e la sua ottima reputazione fra i cittadini di tutta l’area territoriale; 2) L’ennesima iniziativa del sindaco Casini per ridurre il numero di alunni della scuola Redi è stata tirata fuori dal cilindro con la nuova storiella dei lavori antisismici. Mai fino ad oggi abbiamo parlato di adeguamento sismico della Scuola Redi né con lui né con altri tecnici del Comune;

3) Il Sindaco Casini aveva concordato con lo scrivente dirigente scolastico di avviare assieme agli studenti del dipartimento di Architettura dell’Università una progettazione di studio su auditorium e spazi annessi alla scuola Redi. Cosa che in effetti è poi avvenuta. Ma invece nel frattempo ecco che il Sindaco Casini ha tradito ogni impegno, e ha lanciato una sua nuova idea per ridurre drasticamente le presenze nella scuola Redi; 4) Quale migliore idea per ridurre gli iscritti di questa scuola troppo laboriosa (e quindi i conseguenti costi per il Comune: mensa, scuolabus, sostegni ecc ecc) che nonostante il volere dell’Amministrazione comunale crescono sempre? Basta fare, o anche forse solo minacciare, dei lavori edili tali da paralizzare legittimamente e senza discussioni la didattica per almeno un anno scolastico! Perfetto; 5) Se voleva, era ovviamente il momento giusto per realizzare auditorium e aule aggiuntive, da utilizzare momentaneamente proprio come volano per i lavori antisismici. Invece no: si vuole annullare la didattica della Redi e terrorizzare i genitori: 6) Per inciso in quanto dirigente scolastico non sono a conoscenza di nessuna ricerca del Comune su valori sismici per la scuola Redi. Nessuno ha mai parlato di questi problemi, che ora in piena di fase di iscrizioni compaiono invece all’improvviso dal cilindro del mago Casini….
“Ovvio che non tacerò e non taceremo – conclude il professor Panti – Se il sindaco aveva rilevato questa emergenza antisismica, aveva tutto il tempo di provvedere senza dare allarme e pensare di paralizzare la scuola Redi, e l’unico modo per farlo era quello di realizzare “prima” una struttura volano per accogliere gli alunni durante i lavori e “poi” ospitarveli”.
Laconica la risposta del sindaco Casini: “Ogni commento mi sembra superfluo, preferisco continuare a lavorare per dare ai nostri ragazzi scuole sicure, efficienti e belle, aperte anche agli altri territori. Sono polemiche del tutto inutili e fuori luogo che ci distolgono soltanto dagli obbiettivi veri per il nostro territorio”.
Se un Preside non comprende l’importanza e la priorità di un adeguamento sismico, c’è poco da ragionare!!