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Uno spettacolo struggente ed ironico, malinconico e vibrante: applausi scroscianti del pubblico che ha riempito il teatro del Crc Antella, ieri sera, per lo spettacolo “Nano, dammi un bacino – Vita e amori del genio che dipinse il cinema… e non solo!” dedicato a Silvano (Nano) Campeggi e a sua moglie Elena. Testo del giornalista Marcello Lazzerini, messa in scena a cura della Compagnia delle seggiole.
Sul palco tre attori, anzi tre voci: quella di Fabio Baronti (Campeggi), Sabrina Tinalli (Elena) che ha curato anche la regia, Luca Marras (narratore). Musiche di Vanni Cassori, videoediting di Andrea Nucci, organizzazione di Roberto Benvenuti.
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Lo spettacolo ripercorre tutta la vita di Campeggi sul duplice binario dell’impegno artistico e degli affetti familiari. Dall’adolescenza fino al successo come cartellonista dei più celebri film dell’epoca d’oro di Hollywood. Accanto ad episodi ormai noti, come gli incontri con Marylin Monroe, Ava Gardner e Liz Taylor, il racconto fa scoprire agli spettatori, anche col supporto delle immagini proiettate come sfondo, aspetti inediti, per il grande pubblico, della vita dell’artista. Così, per esempio, si è potuto vedere l’immagine di un giovanissimo Nano protagonista di un fotoromanzo pubblicato su Bolero. Oppure la foto con la moglie Elena e il figlio Giovanni Battista (entrambi presenti in sala) appena nato. O sapere che Elena per Nano era la sua Cinci e solo quando si arrabbiava la chiamava per nome.
Tutti flash di una vita trascorsa tra i riflettori del cinema e la serenità della vita domestica, nella sua casa di Bagno a Ripoli. “Nano era una persona speciale, sapeva abbracciare tutti – ha ricordato il sindaco Francesco Casini – E dietro di lui, grande artista, Elena, una grande donna. La donna della sua vita”.