Quando nell’articolo precedente (leggi qui) ho scritto che il recupero di rifiuti abbandonati era più complicato di quello di una navicella spaziale, pensavo di aver fatto un paradosso. Ma non è così. Stamani di buon ora (le 8.30) un’auto e un camion di Quadrifoglio sono arrivati in via delle Tavernuzze per recuperare i rifiuti abbandonati che avevo segnalato, proprio come aveva promesso l’assessore all’ambiente del Comune Enrico Minelli. Appena mi vede scattare qualche foto uno dei tre addetti, quello in borghese, mi intima: “Queste foto non possono essere pubblicate, lei non ci può fotografare”. Quante volte nei miei quarant’anni di professione ho sentito questa bischerata! Esercito il diritto di cronaca, sono un giornalista, rispondo. “So bene chi è lei – è la replica – io sono il responsabile dei servizi e le dico che gli operatori non possono essere fotografati senza autorizzazione”. Ignoro l’affermazione e documento il recupero dei rifiuti. Poi parte il colloquio surreale.
Io: Prendete anche i due materassi abbandonati sulla sponda del ruscello?
Lui: No, gli argini non sono di nostra competenza, tocca al Consorzio di bonifica portarli fino alla strada, poi noi passiamo a ritirali.
Io: Sì, lo so, ma l’assessore Minelli mi aveva detto che stamani avreste recuperato anche quelli.
Lui: Si vede che l’assessore non conosce le regole. Noi laggiù non andiamo.
Prima considerazione: chi da Quadrifoglio aveva assicurato all’assessore Minelli il recupero di tutti i rifiuti abbandonati?
Seconda considerazione: Per il recupero dei rifiuti alla fine occorreranno due interventi del Consorzio di bonifica (uno già effettuato, il prossimo per i materassi chissà quando) e due di Quadrifoglio (quello di stamani e il prossimo per i materassi chissà quando). Interventi che hanno un costo per i cittadini.
Terza considerazione: Quale sanzione sarà presa nei confronti dell’addetto del Consorzio che ha portato dall’argine alla strada solo alcuni dei rifiuti (il frigo, il lavandino) non rendendosi conto che a pochi metri c’erano anche i materassi (nonostante avesse perfino la documentazione fotografica)?. Pigrizia o sciatteria?
Quarta considerazione: Ed ora quanto tempo passerà prima di poter scrivere la puntata finale di questa odissea nella pazza burocrazia?
Ps: Detto delle defaillance del servizio pubblico, si impone una riflessione anche sull’inciviltà dei cittadini. Con a disposizione il servizio ritiro ingombranti (efficiente e gratuito) da parte di Quadrifoglio e la presenza della stazione ecologica di Campigliano a Grassina, c’è chi preferisce scaricare la propria spazzatura in un bosco, tanto per spregio. E poi magari lamentarsi perché si pagano troppe tasse.
Il commento dell’assessore all’ambiente Enrico Minelli:
“Dobbiamo trarre insegnamenti da questa vicenda ed abbiamo deciso, come Comune, di impiegare delle nostre forze per migliorare il servizio. Da ora tutte le segnalazioni di abbandono saranno girate oltre che agli enti preposti anche al nostro ufficio ambiente, che a campione monitorerà il corretto funzionamento del ritiro e potrà gestire i casi in cui il servizio per qualche motivo si inceppa, dando anche un supporto logistico e di conoscenza del territorio agli enti e instaurando un rapporto con la cittadinanza per la conoscenza dello stato del ritiro”.